Dopo la sosta, dunque dal Milan in poi, Conte avrà una panchina più larga. Frank dovrebbe essere al 100%, ma chissà se si rinuncerà alla coppia Lobotka-Gilmour, una soluzione che ha dato garanzie, ordine, geometrie e sostegno alla difesa. Insomma, come scrive anche il CdS, Gilmour si prenota per un finale di stagione da protagonista. Lo ha meritato sul campo. Lo scozzese intanto è in nazionale con l’amico e compagno Scott, quello che lo chiama Maestro, appellativo social molto apprezzato dai tifosi che non hanno dimenticato l’assolo che ha portato al raddoppio di Raspadori con la Fiorentina. “Billy ha recuperato palla a centrocampo, ha subito verticalizzato, si è proposto arrivando quasi sulla trequarti, quindi d’esterno destro ha servito Lukaku che a sua volta ha apparecchiato per il bis di Jack. Quell’azione, da manuale, ha descritto cosa voglia Conte da Gilmour e cosa lui sappia offrire al suo allenatore e alla squadra. Una regia mobile, una ricerca frenetica dell’orizzonte anche più lontano, l’istinto della verticalizzazione, quella profondità che spesso occorre in una squadra che si appoggia a Lukaku e veloce vuole arrivare in porta, senza fronzoli. Gilmour è perfetto per questo tipo di calcio – con il Venezia per la seconda partita di fila ha toccato più palloni di Lobotka – e in più unisce tanta sostanza e corsa.” Le scelte, ovvio, a Conte. Si vedrà.