Varriale: “Con episodi diversi, il Napoli avrebbe qualche punto in più”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Enrico Varriale, giornalista Rai. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Ci si aspettava qualcosa in più dal Napoli contro il Venezia?
“È innegabile che la delusione dei tifosi è comprensibile dopo un turno che sulla carta era favorevole al Napoli, ma che invece si è rivelato vantaggioso per l’Inter, che ha allargato il divario. E soprattutto ha superato, forse, l’ostacolo più alto da qui alla fine della stagione sulla strada dello scudetto. Detto questo, ci sono due considerazioni da fare. La prima è che, in ogni caso, il campionato non finiva domenica sera. Qualunque fossero stati i risultati delle partite di questo turno. Il secondo è che non bisogna mai perdere di vista l’obiettivo stagionale del Napoli, che deve arrivare in Champions League. L’ho detto e ripetuto in tutte le salse: l’Inter è la squadra di gran lunga più forte, sia in campo che fuori, perché è una squadra molto forte dal punto di vista dell’organico, che è più lungo, più profondo e qualitativamente migliore. E poi è anche molto forte mediaticamente e a livello di Palazzo. Battere l’Inter quest’anno sarebbe un miracolo per il Napoli, o per qualsiasi altra squadra. Però il Napoli sta tenendo il campionato in bilico. Effettivamente, tre punti sono pochi, ma va detto che il calcio spesso è questione di episodi. Basti pensare al fatto che ci sono stati episodi che hanno consentito all’Inter di vincere col Monza, come l’autorete di Kyriakopoulos, o che hanno permesso al Venezia di rimanere sul pareggio grazie ad un salvataggio sulla linea su colpo di testa di Lukaku. Se gli episodi fossero andati diversamente, oggi il Napoli avrebbe qualche punto in più all’Inter. Quindi, i tifosi del Napoli possono essere un po’ delusi dall’ultimo turno, ma non devono dimenticare quello che di straordinario sta facendo questa squadra in questa stagione. Il Napoli ha un +16 in classifica rispetto alla passata stagione. Questo è un bilancio numerico di cui bisogna tenere conto. E poi, comunque, la squadra sta facendo una stagione straordinaria, guidata da un grande allenatore.”
Nel calcio italiano conta ancora essere forti nel palazzo?
“Certo, penso proprio di sì. Conta perché l’Inter ha una tradizione consolidata, ha vittorie, ha una tifoseria numerosa e un appoggio mediatico importante. E non dimentichiamoci che il club ha Giuseppe Marotta come dirigente, che è uno dei migliori nel panorama calcistico italiano. Questo nel calcio conta ancora, piaccia o no. Quando c’è una squadra con una certa forza, c’è anche una sorta di ‘sudditanza psicologica’ che gioca a favore. Penso che, pur non essendo favorevoli in maniera clamorosa, ci siano episodi in cui si capisce che, magari, le cose a casa mia sarebbero andate diversamente. Ovviamente, parlare di ‘Marotta League’, come si legge sui social, è una bufala, non è così, non c’entra il grande dirigente nelle decisioni arbitrali. Il Napoli non è stato clamorosamente danneggiato dagli arbitri in questa stagione, nél’Inter è stata clamorosamente favorita. Però ci sono episodi, come quello che riguarda l’espulsione di Ederson che, certo, è prevista dal regolamento, ma non si può negare che l’arbitraggio abbia seguito criteri diversi rispetto ad altre situazioni, come quelle di Bastoni, Barella o Lautaro. Questo dà l’impressione che certe situazioni siano più tollerate da una parte che dall’altra.
Talvolta si tende a malcelare determinate situazioni, come quella del palazzo di cui parlava, ma è chiaro che dobbiamo anche trasmettere serenità ai tifosi: tutti possono sbagliare, ma non dobbiamo interpretarlo come un complotto. “Certo, non si tratta di complotti. Il tema è che ci sono delle capacità anche mediatiche in alcune società, e l’Inter lo dimostra. Ma questo non significa che il campionato sia già deciso. È chiaro che il Napoli deve fare di più per vincere, ma ha ancora tutte le carte in regola.”
Parliamo anche della difficoltà realizzativa del Napoli. Secondo lei, questa difficoltà dipende solo da Lukaku, o anche dalle prestazioni degli altri calciatori intorno a lui?
“No, non è solo Lukaku. Penso che stia facendo bene, ha numeri importanti: 10 gol e 8 assist, un contributo fondamentale. Ma, in generale, Lukaku sta facendo il suo, anche se la squadra sta cercando di giocare un po’ diversamente rispetto alla parte migliore del campionato. Il Napoli non è riuscito a riproporre la solidità che aveva in precedenza, e questo complica le cose. La difficoltà a fare gol dipende anche dal fatto che il Napoli abbia meno qualità rispetto ad altre squadre che lottano per lo scudetto. L’Inter ha giocatori come Lautaro, Thuram e gente che segna anche su calcio piazzato. Il Napoli, invece, sta facendo il massimo con quello che ha. A inizio stagione lo consideravo tra le prime quattro, ma ora mi sembra chiaro che la lotta per lo scudetto sia tra Inter e Napoli, sebbene gli azzurri abbiano calciatori con pochi gol nel loro curriculum, per cui diventa difficile pensare che il Napoli possa diventare una macchina da gol.”

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