Inutile nascondersi, il Napoli ha un problema in zona gol. Non nella creazione di azioni pericolose, ma nella loro realizzazione. Lo ribadisce anche il CdS: “Sono pochi 45 gol in 29 giornate per una squadra da vertice che sogna il tricolore. […] La domenica del Penzo riflette le criticità dell’intero reparto e di una squadra che paga non tanto i limiti della manovra, sempre accurata, quanto la qualità delle conclusioni. Lo spiega benissimo una statistica: il Napoli, ieri, è stata solo la seconda squadra, dopo il Milan a Lecce, a effettuare sei tiri nello specchio in un primo tempo senza segnare. Una sorta di dominio sterile, opposto al primato della difesa, in vetta al campionato con 23 gol subiti. […] Nel Napoli segnano in tanti, ma segnano poco: Lukaku è il re dei bomber, ma è fermo a 10 (ha compensato con 8 assist, la squadra ringrazia). […] Uno dei pregi del Napoli, non dipendere da nessuno con il collettivo che emerge, può risultare anche un limite. Manca l’abitudine al gol, eppure la squadra c’è, è viva e costruisce. L’ultima prova lo dimostra. Serve l’atto ultimo, il guizzo, l’istante decisivo.”