Il Napoli ha il dovere di crederci, ma si deve risolvere il problema offensivo

In attacco gli azzurri faticano a concretizzare

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I risultati di ieri, vittoria dell’Inter e pareggio del Napoli a Venezia, non chiudono i giochi scudetto, ma i partenopei devono invertire il trend delle ultime sette partite: 8 punti raccolti. Se a livello difensivo i numeri degli azzurri sono ottimi, a livello offensivo si sono palesati i problemi maggiore fin dall’inizio della stagione. L’addio di Kvaratskhelia e l’infortunio di Neres, che con le loro giocate accendevano la fase difensiva del Napoli, non hanno aiutato. Significativo un dato del primo tempo di Venezia: 6 tiri senza segnare, “impresa” riuscita solo a Milan e Lecce in questa stagione. Il Napoli, però, ha il dovere di crederci, sia per i tifosi che sono arrivati fino alla laguna per sostenere la squadra, che per l’indole stessa del suo allenatore. Le ultime nove partite non saranno una passeggiata: dopo la sosta ci saranno Milan e Bologna, ma Conte dovrebbe avere a disposizione tutta la rosa, potendo scegliere l’assetto tattico migliore per la squadra. La scoperta del tandem Raspadori-Lukaku apre scenari interessanti dall’inizio e a partita in corso, ma la sensazione è che si tornerà con la difesa a 4 e il modulo che ha visto il Napoli ottenere i risultati migliori in questa stagione.

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Fonte: Corriere dello Sport

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