(Grafico) Il Cds mette in campo Venezia e Napoli, le formazioni
Casa Napoli – In partenza, dunque, sarà ancora 3-5-2, ma il sistema è variabile: con la Fiorentina, per intenderci, s’è vista spesso la difesa a tre e mezzo e nello sviluppo chiaramente un 4-2-4. L’emergenza che ha dettato il quarto cambio di modulo stagionale, comunque, è ormai al tramonto: oltre ad Anguissa, tra l’altro convocato dal Camerun ancor prima che Conte decidesse di portarlo a Venezia, oggi si rivedrà in panchina anche Mazzocchi, fuori dalla Lazio. Per il resto, dicevamo, tutti confermati: Meret in porta; linea difensiva a tre composta da Di Lorenzo, Rrahmani e Buongiorno; Politano a destra e Spinazzola a sinistra a tutta fascia; Gilmour, Lobotka e McTominay nel blocco di mediana; e il tandem d’attacco Romelu-Jack. Tra stasera e domani saranno in tanti a raggiungere le rispettive nazionali: dai cinque italiani Meret, Di Lorenzo, Buongiorno, Politano e Raspadori a Olivera (Uruguay), Lukaku (Belgio), Lobotka (Slovacchia), Gilmour e McT (Scozia), Anguissa (Camerun) e Rrahmani (Kosovo).
Casa Venezia – Oristanio è tra i convocati e adesso manca solo di sapere se l’influenza gli sarà passata. Attorno all’attaccante del Venezia, sempre presente finora in campionato, ruota buona parte del reparto oggi sorretto con grande probabilità da Gytkjaer e Maric. Tutto questo, anche per l’assenza di Yeboah che deve scontare un turno di squalifica. Gytkjaer, peraltro fuori per tutti i novanta minuti nell’andata a Napoli, ha segnato anche gli ultimi due gol del Venezia (spalmati nelle recenti sei giornate). Ma occhio alle sorprese per Di Francesco, che arriva da tre pareggi consecutivi e ha già fermato sia Atalanta che Lazio. Difesa con Schingtienne mentre Duncan sembra favorito su Busio nel mezzo. Si va verso le 12mila presenze totali, nel frattempo, per la partita di oggi in laguna. Con il recupero di Sagrado come unica novità nella lista dei giocatori a disposizione, diramata ieri dal Venezia. Sempre in attesa del primo successo nel 2025: lo ha sottolineato a più riprese anche Di Francesco, che fino a un mese fa rischiava la panchina. L’allenatore ha specificato che il buon momento della squadra deve coincidere col ritorno alla vittoria. La sconfitta del Lecce e il pari del Parma, ieri, sono un invito ad approfittarne.
Fonte e grafico CdS