Esclusiva-Giordano Signorelli: “Nella corsa scudetto metto il Napoli leggermente avanti. Maradona merita di essere lasciato riposare in pace”
Giordano Signorelli, giornalista di Tuttosport e di calcio dell’Atalanta, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ilnapolionline.com per parlare della sfida scudetto tra Atalanta-Inter e di altri temi. Ecco le sue parole:
Dopo due pareggi consecutivi in casa, che avevano quasi fatto intendere che l’Atalanta avesse mollato nella corsa scudetto, è arrivata la splendida vittoria contro la Juventus. Alla luce della sfida di domenica contro l’Inter, qual è l’atmosfera che si respira a Bergamo? Siete tornati a credere nello scudetto?
“Ma sì, la classifica dice questo. Quindi a Bergamo ci si crede. Anche Gasperini sta iniziando a non nascondersi da questo grande obiettivo, dice: ‘sogniamo in grande’. Quindi chiaramente tutto il popolo dell’Atalanta lo segue e si pensa in grande.
Con la consapevolezza che domenica c’è questa importante partita contro l’Inter, dove se vinci, fai un grossissimo passo in avanti. Se pareggi, però, rimanI ancora lì lì, bisogna sempre vedere cosa farà Napoli e come andranno le prossime partite”.
Secondo te, Gasperini sarà ancora l’allenatore dell’Atalanta l’anno prossimo? Se dovesse andare via, chi vedresti bene al suo posto?
“Ma è una bella domanda perché non si sa. Lui ha fatto queste dichiarazioni qualche settimana fa che hanno un po’ sorpreso tutto l’ambiente. Lui ha ancora un anno di contratto con l’Atalanta, quindi la scadenza è nel 2026. Quindi in teoria mi viene da dire che l’allenatore dell’Atalanta sarà ancora lui.
Sappiamo che la Roma, in questo momento sta cercando un allenatore per il post Ranieri, il Milan è ancora un punto interrogativo, ma probabilmente non si sa, non sarà confermato Conceiçao. Alla Juventus, Thiago Motta è sempre più in bilico, quindi qualcosa potrebbe muoversi. Lui con queste dichiarazioni ha fatto capire di essere anche sul mercato.
Sul possibile sostituto si sono fatti tanti nomi un po’ a caso, ma forse neanche troppo. Perché alla fine si parte sempre da qualche ragionamento. Si è fatto il nome di Tudor, ad esempio, che è un elemento con cui il direttore sportivo Toni D’Amico l’ha lavorato a Verona.
Si è fatto il nome di Farioli, che è un tecnico giovane. Ha fatto bene in Turchia, ha fatto bene a Nizza, sta facendo bene con l’Ajax. È un profilo che piace e con cui l’Atalanta vorrebbe costruire un percorso.
Non è da escludere che saltino fuori anche tanti altri nomi, magari a cui non si pensa, potrei dire Allegri, Mancini. I più palpabili in questo momento sono: Tudor, Tedesco e Farioli”.
Escludendo l’Atalanta, tra Napoli e Inter, chi vedi più avanti nella corsa scudetto e perché?
“È difficile dirlo, perché entrambe, sono vicinissime in classifica, hanno dei punti a favore e dei punti a sfavore.
L’Inter, può avere una rosa un po’ più profonda, quindi qualche alternativa in più, però ha questo triplo impegno che il Napoli non ha. Quindi Conte è bravissimo a gestire anche questa situazione, magari con qualche elemento di ricambio in meno. Secondo me l’equilibrio è molto sottile, non c’è una grande differenza, però io penso che alla fine il fatto di poter giocare in questa fase della stagione una partita alla settimana sia un vantaggio più grosso che avere una rosa un po’ più profonda. Quindi metterei il Napoli leggermente avanti, proprio di quel punto di percentuale che fa la differenza”.
Il rapporto tra Lookman e Gasperini sembra una montagna russa: prima le frecciate dopo il Bruges, poi l’abbraccio con la Juve. È solo una tregua o c’è qualcosa di più sotto?
“Sono due caratteri molto particolari. Gasperini l’abbiamo imparato a conoscere. Contro il Bruges ha fatto una battuta che probabilmente gli è uscita male ed è stata risentita dal giocatore, che è un carattere molto timido e molto introverso.
Io credo che i rapporti siano sempre ricomponibili, soprattutto perché entrambi sono lì per lavoro, sanno la posizione che occupano e quindi intelligentemente vanno tutti verso l’unico obiettivo. Poi quello che sarà a fine stagione non si sa, Lookman non ha mai fatto mistero di non essersi ambientato benissimo qui a Bergamo, probabilmente, anche a livello di vita extracalcistica preferisce un altro ambiente e vorrebbe tornare in Premier”.
Contro il Bruges, a mio parere, l’Atalanta poteva e doveva fare di più. Cosa manca a questa squadra per diventare competitiva in Champions League?
“Contro il Bruges è girato un po’ tutto male. L’Atalanta sicuramente ci ha messo del suo con delle prestazioni non da Atalanta.
La chiave per raggiungere grandi traguardi, come vincere uno scudetto, è avere tutto perfetto: prestazioni, episodi e persino decisioni arbitrali favorevoli, come accaduto durante la serie di 11 vittorie consecutive della squadra”.
Un pensiero sul processo e sulla situazione di Maradona?
“Penso che Maradona meriti di riposare in pace. È stato un campione straordinario, non solo calcisticamente ma anche umanamente, una persona genuina che ha sempre vissuto senza nascondersi.
Ha fatto cose che pochi altri calciatori nella storia hanno saputo fare, specialmente a Napoli e per l’Argentina. Se ci sono responsabilità per ciò che è successo, è giusto che vengano individuate e punite, ma credo se ne parli troppo.
Maradona merita rispetto e riserbo per tutto quello che ha dato al calcio e al mondo.
È sempre stato diretto, anche quando non era condiviso da tutti, e per questo ha guadagnato il rispetto di chiunque. Chi è rispettato da tutti, è perché è un grande”.
A cura di Emanuele Arinelli
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