ESCLUSIVA – Carlo Verna: “Febbraio nero alle spalle, siamo ormai al volatone di primavera. Maradona? Il nostro Diego merita giustizia”

Dalla lotta scudetto al caso Maradona, le parole di Carlo Verna.

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Carlo Verna, giornalista Rai e già presidente del consiglio dell’Ordine nazionale dei Giornalisti dal 2017 al 2021, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni de ilnapolionline.com, soffermandosi sul momento che sta vivendo la squadra di Conte e su alcune dinamiche extra-campo. Di seguito le sue dichiarazioni:

 

 

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In seguito a cioè che si è visto durante i match contro Inter e Fiorentina, sembra che gli uomini di Conte abbiano ritrovato il proprio equilibrio. Adesso si continuerà a lottare per ritornare al primo posto. Arrivati a questo punto chi potrebbe essere più d’intralcio per il Napoli, l’Atalanta o l’Inter?

“Dopo aver visto la partita contro la Juventus io dico l’Atalanta. Nonostante la squadra di Thiago Motta abbia fatto una prestazione sotto tono ho visto una Dea grandissima. Gasperini l’ha schierata in campo in maniera magistrale e hanno fatto un partitone. Questo è un risultato storico per una formazione che un tempo veniva definita provinciale. L’Atalanta poi, diversamente dall’Inter, non ha tutta una serie di impegni poiché si è liberata dalle coppe. La formazione di Simone Inzaghi è abbastanza sotto stress, non si è fatta mancare nulla: dal derby della Madonnina per la Coppa Italia, alla qualificazione con il Feyenoord, fino alla doppia sfida con il Bayern.

La squadra bergamasca però ha un problema: sta giocando grandi partite in trasferta ma sta stentando in casa. Probabilmente la partita con l’Inter sarà una partita casalinga diversa, si troverà difronte una squadra che si chiude come si sono chiuse le altre formazioni che sono riuscite a fare inaspettatamente risultato sul campo atalantino. Tuttavia abbiamo visto che l’Inter nella partita che ha giocato al Maradona, soprattutto nel secondo tempo, si è chiusa abbastanza”.

 

Una sua previsione sul match contro il Venezia: che partita si aspetta? E soprattutto, crede che Conte attuerà dei cambi in vista del ritorno di Neres?

“Penso che Conte confermi il 3-5-2. Conoscendo la sua metodica nello scegliere, non affretta mai i rientri e soprattutto non ce n’è neanche ragione visto che l’intesa tra Raspadori e Lukaku si sta perfezionando partita dopo partita. Ragion per cui io penso che lui si affiderà alla stessa formazione che ha schierato inizialmente contro la Fiorentina e che soprattutto nel primo tempo ha molto ben figurato. Poi gli azzurri nella ripresa sono un po’ calati, ma bisogna dire che era anche una giornata abbastanza calda.

Adesso siamo proprio al cosiddetto ‘volatone di primavera’ , con dieci partite definite da Conte come dieci finali. Diciamo che il Napoli ha anche un vantaggio in più poiché il febbraio nero, ossia il periodo di crisi fisiologico, dovrebbe essere già superato. É evidente che con i recuperi di Neres, Anguissa e Mazzocchi ci saranno a disposizione più soluzioni. Adesso però non sappiamo ancora se Neres sarà disponibile per Venezia, partita da non sottovalutare come sicuramente Conte dirà”.

 

Un parere sul momento che sta vivendo Raspadori:

” É la grande scoperta di un Napoli resiliente, di un Napoli che ha avuto problemi con gli infortuni in tutti i reparti. Partendo da Meret fino a Buongiorno, Anguissa e anche Neres. Nel mentre poi è partito Kvaratskhelia.  Cosa molto inedita per una formazione che all’epoca era in tesa alla classifica e che sostanzialmente lo è anche adesso, perché un punto di differenza praticamente è nulla.

Il Napoli però ha sempre resistito e trovato soluzioni e l’ultima è stata proprio la riscoperta di Jack. Ovviamente parliamo di un giocatore che è nella rosa della nazionale, che ha giocato spesso e volentieri titolare con Spalletti sia in nazionale sia durante la sua parentesi a Napoli. Realizzò quel goal memorabile contro la Juventus che segnò definitivamente la certezza virtuale del successo finale da parte della formazione partenopea. Credo inoltre che questo tandem con Lukaku stia funzionando molto bene, è l’uomo in più che non ti aspetti. Non perché non te lo aspetti in generale ma, perché fino a poche settimane fa non era stata trovata la giusta collocazione per lui”.

 

Si sta parlando del possibile rinnovo di Meret, ma il pensiero dei tifosi a riguardo sembra essere contrastante. Come mai secondo lei difronte a ciò la città è divisa in 2?

“Su Meret ci sono pareri discordanti. C’è chi lo vede come un grande portiere e chi lo vede come un portiere non completamente all’altezza di una squadra che voglia combattere per lo scudetto. Intendiamoci, Meret è un buon portiere, il punto è: capire se il Napoli lotta per lo scudetto e se Meret è il primo, il secondo o terzo portiere d’Italia e probabilmente non lo è per una serie di ragioni.

In particolare perché sui tiri da lontano non riesce a prendere quello slancio che lo mette nella condizione di intervenire sul pallone. In aggiunta con i piedi ha sempre messo un po’ in fibrillazione i tifosi e le difese. Tuttavia ha degli ottimi riflessi sui tiri ravvicinati, ha fatto delle prodezze su questo tipo specifico di conclusioni. Anche per quanto mi riguarda è un giudizio in chiaro scuro. Ci sono dei punti deboli e poi c’è questo punto che è molto forte ma probabilmente c’è più di un portiere più forte di lui in Italia, ma stiamo parlando comunque di un grosso giocatore“.

 

Spostiamo adesso l’attenzione su ciò che verrà: secondo lei in quale reparto andrebbe rinforzata la rosa in ottica Europa?

“La vedo una cosa un po’ prematura. Bisogna capire come finirà il campionato, quanto si consoliderà la posizione di Raspadori nel 3-5-2 e a quale livello tornerà Neres. Chiaramente che le somme saranno tirate a fine anno e non mi sentirei di dire facciamo quest’investimento rispetto a quell’altro. Però direi che a centrocampo occorre un rinforzo. Billing lo abbiamo visto un paio di volte e non ha fatto brutte figure, anzi è quello che ha lasciato il Napoli in pista contro l’Inter facendo esaltare il Maradona. Ma aspettiamo“.

 

Per finire andiamo al di fuori del calcio giocato: negli ultimi giorni si sta parlando molto di alcune dinamiche riguardanti il decesso di Diego Armando Maradona, un suo parere sulla situazione:

“Difficile esprimere dei pareri da un continente all’altro. É in corso un processo che accetterà la verità. Maradona, che io ho conosciuto personalmente durante gli anni a Napoli, non era una persona facile da gestire quindi mi rendo conto che ci possano essere state delle difficoltà da parte dei medici. Però certamente mi sembra assurdo che sia sato lasciato morire cosi, praticamente in solitudine. Auspico che il processo faccia chiarezza perché il nostro Diego merita giustizia“.

 

Intervista a cura di Simona Marra

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