Espressioni blasfeme e sanzioni: i calciatori-bestemmiatori colti in flagrante
Di solito quando succede – eh sì, succede – come sottolinea la Gazzetta, i calciatori-bestemmiatori colti in flagrante prima di un corner o dopo un fallo non fischiato diventano linguisti, si scoprono glottologi, si trasformano in studiosi dell’acustica. E allora è tutto un distinguo e no, non volevano nominare il nome di Dio invano, ma hanno detto zio, talvolta pio, addirittura io. E no, non era la Madonna che invocavano ma una loro nonna o forse ecco, c’era colonna in area di rigore e non riuscivano a farsi largo, con tutta quella colonna. Nel regolamento si parla di “espressioni blasfeme”, da punire con sanzione, cioè squalifica o multa.
