Corbo su Repubblica dice che il ruolo di Conte sembra cambiato da luglio ad oggi

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A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Antonio Corbo, editorialista Repubblica

“A luglio sembrava tutto chiaro: Conte è stato preso per essere l’allenatore del Napoli e anche per fare il manager all’inglese. A luglio c’è stata una perfetta divisione dei compiti: Conte trattava i giocatori e De Laurentiis comprava in silenzio. Ora, questo assetto operativo è cambiato: Conte parlava in tv, ma diceva “sto fuori”. Dall’altra parte c’era il presidente e un manager che andava su e giù ad offrire e trattare giocatori. C’è stato un mancato chiarimento ed un equivoco: i soldi chi ce li mette? Conte ha fatto il manager in estate e il Napoli ha speso 149,5 milioni, oggi invece con quanti milioni sono stati spesi? E quanti erano stati stanziati? Chi doveva prenderli questi giocatori? Attraverso il silenzio di Conte si è capito che Manna andava su e giù e i nomi invece chi li ha fatti? Il tifoso è disorientato perché c’è un presidente che è stato in silenzio, Manna che va su e giù, Chiavelli che frena su quello che vorrebbe fare e non fa De Laurentiis ma soprattutto c’è un allenatore che d’estate dettava gli acquisti e ora invece li invoca. Manna fa la parte del mimo perché deve mimare la professione del manager, ma poi quando va a trattare mancano i soldi, non arrivano questi soldi. Questo succede quando De Laurentiis si spaventa. Il Napoli sta andando benissimo, Conte sta facendo benissimo, ma quando parla e si lamenta dovrebbe spiegare che a luglio ha scelto gli acquisti senza ricevere alcun no dal presidente. Oggi dice che sta aspettando il sostituto di Kvara cambiando così lo scenario: l’allenatore si esclude dalle trattative dopo averle personalizzate solo 5 mesi fa. Ma ci chiediamo: i due hanno parlato? Conte ha chiesto gli acquisti? E quale è stata la risposta di De Laurentiis? Hanno tutti ragione e tutti colpa. Non basta a Conte arrivare in tv e dire che il Napoli ha dei parametri che non gli consentono di spendere come una big. Conte deve dire che ha parlato col presidente, chiesto giocatori e che gli è stato risposto no. Se non mettiamo le condizioni generali dei protagonisti, anche noi ci tuffiamo in un mare di equivoci. I fatti quali sono? Conte cosa ha chiesto al presidente? E De Laurentiis cosa ha risposto? Bisogna arrivare all’origine del rapporto Conte-De Laurentiis. Le idee sono chiare quando si comincia a pensare male”.

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