L’analisi tecnica ed i voti della Gazzetta degli azzurri a Bergamo

Si distende come Elasticgirl degli Incredibili per dire no al colpo di testa di De Ketelaere. Quando una parata vale quanto un gol.

Ostacola Rrahmani nell’azione del vantaggio di Retegui, si fa uccellare da Lookman nell’avvio del 2-2: a volte è meglio prendersi un giallo…

Concede mezzo metro a Retegui, quanto basta per farsi male. Ma Amir ha consapevolezza da top, così risale senza più sbavature.

Scudiero per definizione, ma stavolta fa lui la parte del leone. Non sbaglia un intervento, anticipa, imposta. E che personalità.

La Dea vive di volate sulle fasce e pure lui finisce in diverse perturbazioni. Ne esce scosso ma non ammaccato. E a testa alta.

L’assist a McTominay e la ciliegina per Lukaku. Aggressione contro tutti, volate in profondità. Travolge anche un dominatore come Ederson.

Per un’ora fatica, anestetizzato dalla marcatura a uomo. Ma quando si accende la contesa sale in cattedra: 10 palle recuperate.

Stadio e partita all’inglese, quale ambiente migliore per issarsi ancora a Gladiatore? Altro gol pesante, altra prestazione totale.

Il capolavoro dell’1-1 è da circoletto rosso e scuote il Napoli. Solito sacrificio, sfortunato nel rimpallo da cui nasce il 2-2.

Hien lo aveva annientato e deriso all’andata. Stavolta sale sul ring, incassa ma ribatte. E sale in cielo a prendersi la vendetta.

Entra nei primi due gol. La finezza con cui avvia l’azione del 2-1 fa sbandare gli orfani di Kvara: bellezza con finalità letale.

Come fosse un nuovo acquisto: è stato il primo a sostituire Kvara (a Firenze) e stavolta fa il “Neres” subentrando. E aiutando.

Pochi minuti in cui mette in campo tutta la voglia che ha e si becca pure con Carnesecchi.

Dentro a tutta, a maggior ragione perché manca poco e il risultato è preziosissimo. Un esempio per tanti…