Stringara: “Kvara era un crack, ora è solo un ottimo giocatore”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Paolo Stringara, allenatore ex Torino ed ex calciatore, tra le tante, di Inter e Bologna. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Con il pareggio di ieri, se l’Inter vincesse il recupero contro la Fiorentina, potrebbe raggiungere il Napoli in classifica. Qual è il suo giudizio su Antonio Conte, che ha riportato il Napoli a competere per le prime posizioni?
“Conte ha fatto un lavoro eccezionale, soprattutto dal punto di vista mentale. Dopo quanto accaduto due anni fa e la scorsa stagione, c’era bisogno di un allenatore vincente e credibile, uno in cui i giocatori potessero credere ciecamente. Dopo lo shock dell’inizio a Verona, il Napoli ha iniziato a macinare gioco. Non so se l’assenza delle coppe europee sia un vantaggio o meno: da un lato può ridurre gli infortuni e lo stress fisico, ma dall’altro le coppe ti fanno crescere mentalmente. In ogni caso, Conte ha ridato stimoli a un ambiente che era depresso, e De Laurentiis ha fatto una scelta lungimirante.”
Khvicha Kvaratskhelia, che Conte aveva cercato di trattenere, è andato via a metà stagione. Come giudica questa situazione?
“Penso che le cose debbano seguire il loro corso naturale. Se un giocatore vuole andare via, non è giusto trattenerlo controvoglia. Non fa bene né al giocatore né alla società. Certo, Kvaratskhelia era un crack nell’anno dello scudetto, ma ora è solo un ottimo giocatore, non più quel fenomeno. Credo che il Napoli possa fare a meno di lui, soprattutto se arriverà qualcuno motivato e all’altezza.”
Conte ha puntato su Romelu Lukaku. Crede che il belga abbia raggiunto il massimo della forma o può ancora crescere sotto il profilo realizzativo?
“Quest’anno Lukaku mi ricorda Lautaro Martinez: giocatori fondamentali per i rispettivi attacchi, che magari segnano meno ma partecipano molto alla manovra e creano spazi per i compagni. Solo il fatto di essere in campo e impegnare le difese avversarie è un valore aggiunto. Ho giocato con campioni del calibro di Matthäus e Signori, e la loro presenza alzava il livello di tutti. Lukaku è uno di quei giocatori che dà un grande contributo, anche se non segna a raffica.”
Uno dei nomi accostati al Napoli come possibile sostituto di Kvaratskhelia è Ndoye. Crede che sia pronto per vestire la maglia azzurra?
“Ndoye è un ottimo giocatore, non è mai facile arrivare nel campionato italiano e fare subito bene come fatto da lui. Kvaratskhelia ci è riuscito con Spalletti, ma è un’eccezione. Se il ragazzo sentirà fiducia e stima, potrebbe fare grandi cose. Dipenderà molto anche da ciò che il Napoli saprà costruire attorno a lui e al gruppo.

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