Napoli-Inter alta velocità. Meno partite ma più difficili per gli azzurri, impegni ravvicinati invece per i nerazzurri (Grafico)

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Il bivio Antonio Conte contro il suo passato a quattro anni di distanza dall’ultimo scudetto proprio con i nerazzurri per coronare il sogno tricolore anche sulla panchina del Napoli Simone Inzaghi cerca invece il bis della continuità per aprire un ciclo con l’Inter

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M a ncano 47 giorni a quello che oggi si presenta come lo scontro diretto per lo scudetto più accreditato: Napoli-Inter, stadio Maradona, 2 marzo. Antonio Conte per la rivoluzione contro il suo passato e il suo ultimo tricolore italiano, quattro anni dopo; Simone Inzaghi per il bis, per la continuità, per dare alla sua era l’accezione di un ciclo. Entrambi per la gloria, ci mancherebbe. Percorrendo strade molto diverse.
I 71 GIORNI. Il Napoli non gioca le coppe europee, è stato eliminato agli ottavi di Coppa Italia e può concentrarsi esclusivamente su un campionato che in questo momento comanda con 47 punti (guarda caso); l’Inter, a -4 dagli azzurri, è invece impegnata anche in Champions ed è ai quarti di Coppa Italia, e domani giocherà il primo dei due recuperi in carnet. Sia chiaro: le due squadre hanno rose diversamente attrezzate, quella nerazzurra è decisamente più profonda e se vogliamo Conte sta per perdere nientemeno che Kvaratskhelia. Uno tsunami. In attesa di un mercato fondamentale per il futuro prossimo.
Il Napoli ha già cominciato da due partite la marcia d’avvicinamento allo scontro diretto con l’Inter senza Kvara, ma sabato c’è il primo snodo scudetto con l’Atalanta a Bergamo – fondamentale per tutti – e sabato 25 gennaio la Juve al Maradona. A seguire: Roma all’Olimpico, Udinese in casa, Lazio all’Olimpico e Como in riva al lago. Totale: sei tappe, sei esami super fino al 2 marzo. La data del testa a testa. E a seguire, in fila: Fiorentina al Maradona, Venezia in trasferta, sosta e gran finale con il Milan ancora in casa il 30 marzo. Tutti gli scontri diretti e le partite sulla carta più impegnative si esauriranno in 71 giorni d’inferno. Dalla Dea all’ultima giornata con il Cagliari, comunque, saranno 18 le partite che attendono il Napoli fino al 25 maggio. Una maratona con due mesi e mezzo di salita ripidissima, ma senza deviazioni: all in sul campionato.
TRE FRONTI. Scavallata la Supercoppa, dicevamo, l’Inter continua invece ad essere impegnata su tre fronti. Con un minimo di 25 gare da giocare (dando per scontato il passaggio del turno in Champions) e senza contare, peraltro, il Mondiale per club, che occuperà la prossima estate nerazzurra. La differenza è ancora più evidente, proiettando lo sguardo fino allo scontro diretto del 2 marzo. Già domani, infatti, la truppa di Inzaghi avrà il recupero con il Bologna, mentre quella di Conte trascorrerà un’intera settimana a preparare il big match di sabato con l’Atalanta.
Gli impegni extra nerazzurri proseguiranno, poi, con le ultime sfide di Champions. La qualificazione diretta agli ottavi è ormai alla portata, ma occorre comunque un ultimo sforzo contro Sparta Praga e Monaco. Mancare il traguardo – eventualità che nessuno prende in considerazione tra Appiano Gentile e viale Liberazione – avrebbe la diretta e deleteria conseguenza di intasare febbraio, che già di suo non sarà leggero. Ci sono già il quarto di finale di Coppa Italia contro la Lazio, a questo punto in calendario giusto prima di Napoli-Inter, sia la prosecuzione del match contro la Fiorentina, interrotto lo scorso 1 dicembre al 17’ del primo tempo. Ma se a gennaio, almeno in campionato, gli impegni di Lautaro e soci sono quantomeno alla portata – Empoli e Lecce, dopo la sfida con il Bologna -, ecco che a febbraio, invece, si accenderanno le scintille. Si partirà con il derby (terzo della stagione), quindi il bis con la Fiorentina e la trasferta in casa della Juventus, poi un attimo di respiro con il Genoa in visita a San Siro e, infine, il blitz a casa Conte. Insomma, in 50 giorni si potrebbe decidere il destino nerazzurro.

 

Fonte: CdS

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