Leader, trascinatore e animo sensibile: tutto questo è Frank Anguissa

Frank sa come si fa. Quando riceve da Di Lorenzo, e d’esterno destro va alla ricerca di Lukaku, ha chiaro il suo obiettivo: fare gol. Per questo risulta facile solo all’apparenza tutto quello che accade dopo.

L’uno-due col belga, il dribbling su Duda che casca a terra, il sinistro potente con il corpo che bilancia la potenza della conclusione imparabile per Montipò. Anguissa è tutto questo e molto altro nell’annata della rinascita. Riesce a procurarsi l’occasione per una rete da veterano, come se il goal ormai fosse la specialità della casa.  Quest’anno per lui record personale: è il quarto goal in Serie A dopo venti partite. Mai aveva segnato così tanto. Due anni fa, nell’annata scudetto, come sottolinea il CdS, si fermò proprio a tre in campionato.

Conte sembrava sentirlo: aveva ipotizzato per lui almeno sette reti e ora, in proiezione, siamo in piena media, con possibilità di sorpasso all’iniziale previsione.

Ma Anguissa è molto altro: è un leader, un trascinatore ma anche un animo sensibile. Si è mostrato visibilmente commosso dopo la dedica per il piccolo Daniele. «Dobbiamo vincere tutte le sfide per lui», le sue parole ad un passo dai genitori che poi abbraccia nel ricordo del piccolo tifoso del Napoli scomparso pochi giorni fa ma per sempre presente nel cuore della squadra, dell’allenatore e del club.