“È il minuto 89 di Napoli-Verona. Conte richiama in panchina David Neres. Il Maradona è in piedi. Gli tributa l’appaluso che si riserva a pochi. Neres è uno di questi. Giocatore d’altri tempi.” Lo scrive il CdS. E sottolinea come “dalle parti di Fuorigrotta i giocatori sanno riconoscerli. Soprattutto se sono all’antica. Di quelli capaci di saltare l’uomo in un fazzoletto. Neres appartiene a questa categoria. Ieri sera lo ha dimostrato in più occasioni. Il brasiliano non ha dovuto giocare con l’ansia di dimostrare chissà cosa. Non deve dimostrare di meritare l’eredità di Kvara. Il posto se l’è conquistato sul campo, potremmo dire persino per acclamazione” […] Neres non è il sostituto di Kvara. Neres è Neres. Il vuoto emotivo resta, ci mancherebbe. Così come la storia. Kvara è nella storia del Napoli, nessuno potrà sbianchettarlo. Ma il brasiliano è il miglior rimpiazzo possibile”. Il georgiano mancherà, certo, ma di certo non perchè il rimpiazzo non sia all’ altezza.