Gianello: “Scudetto? Il Napoli deve pensare partita per partita, senza distrazioni”

L'ex portiere del Napoli crede che gli Azzurri possano vincere lo Scudetto

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Matteo Gianello, ex portiere, fra le tante, di Napoli e Verona.
Di seguito, un estratto dell’intervista:
Ieri si è giocata la finale di Supercoppa Italiana. Il Milan ha trionfato in rimonta dopo il 2-0 dell’Inter, ribaltando il risultato sul 3-2. Il format della competizione, ormai consolidato con quattro squadre e partite giocate all’estero, le piace?
“Sì e no. Quando ho iniziato a giocare a calcio, c’era il classico campionato della domenica, con orari fissi. Poi, giustamente, il calcio si è evoluto: sono subentrate le televisioni, nuovi interessi e dinamiche. È giusto che il calcio si adatti. Sicuramente, portare il calcio italiano in paesi come l’Arabia Saudita o altrove fa bene. Il nostro campionato è uno dei migliori, insieme alla Premier League. Mostrare la Supercoppa o altre competizioni all’estero può essere positivo, anche per i tifosi italiani che vivono fuori per lavoro o altre ragioni, e che così hanno l’opportunità di vedere dal vivo la propria squadra. Quindi, da un punto di vista logistico ed economico, questo format fa parte del calcio moderno, quello delle televisioni e dei grandi interessi economici. Portarlo fuori fa bene al calcio italiano e anche ai tifosi. Per esempio, i tifosi del Napoli, che quest’anno non ha partecipato, avrebbero sicuramente apprezzato. Spero che in futuro il Napoli possa essere protagonista in questo evento, portando il calcio italiano vicino ai propri sostenitori all’estero.”
Il Milan ha meritato la vittoria?
“Sì. Analizzando le due partite disputate, direi che l’arrivo di Conceicao ha portato entusiasmo e cambiato l’ambiente. È un allenatore che, ovunque sia stato, ha fatto bene. Ribaltare la partita contro l’Inter è un segnale chiaro: le sue squadre non mollano mai, nemmeno all’ultimo minuto. Ora vedremo se il Milan riuscirà a mantenere questa intensità anche in campionato. La vittoria della Supercoppa darà sicuramente serenità all’ambiente e ai giocatori, che ora non hanno più scuse. Se prima c’era il problema dell’allenatore, ora c’è Conceicao, che saprà imporre il suo carisma e il suo gioco.”
Prevede che il Milan possa rientrare nella corsa scudetto?
“Al momento i punti da recuperare sono tanti, ma se il Milan che vedremo sarà quello delle ultime due partite, non sarà facile batterlo. La stagione è lunga e tutto può cambiare, specialmente con il ritorno della Champions. Il Napoli, che giocherà solo in campionato, potrebbe trarne vantaggio. Tuttavia, le squadre che puntano in alto giocano per vincere tutto.”
Parliamo del Napoli. Domenica sera giocherà al Maradona contro il Verona, una delle due squadre che, all’andata, hanno segnato tre gol contro gli azzurri. Quella pesante sconfitta può essere un fattore motivazionale per una rivincita?
“Sicuramente. La rivalità tra le tifoserie è nota, ma anche Conte sa che il Verona è una squadra ostica. Ha avuto un periodo difficile, ma ora sembra essersi ripreso, con risultati positivi come la vittoria a Bologna e il pareggio con l’Udinese. Il Napoli, però, non è quello della prima giornata. Conte vorrà dimostrare che la sua squadra è presente e punta allo scudetto. Non credo che la sconfitta all’andata sia un peso, ma piuttosto un incentivo per continuare il percorso positivo intrapreso.”
Cosa è cambiato nel Napoli da quella prima giornata?
“Sono stati assimilati i concetti di Conte: possesso palla, aggressività e recupero immediato. All’inizio ci voleva tempo per adattarsi al suo metodo. Ora vediamo un Napoli trasformato, con giocatori che si sono integrati e altri che stanno dando un contributo importante. Se il girone di ritorno inizierà come è finito quello di andata, il Napoli sarà una squadra difficile da battere.”
Dunque, oggi il Napoli è più squadra rispetto a quella della prima giornata?
“Sì, assolutamente. La squadra della prima giornata non era ancora quella di Conte. Ricordo quella partita: c’erano state occasioni, ma mancava grinta e compattezza. Ora il Napoli ha un’identità chiara e un gioco definito.”
Il Napoli di oggi può davvero vincere lo scudetto?
“La classifica dice di sì. I numeri sono importanti: chi subisce meno gol e vince gli scontri diretti spesso trionfa. Il Napoli sta dimostrando di poter competere. Certo, ci sono altre squadre forti come l’Atalanta, l’Inter e il Milan. Il vantaggio del Napoli potrebbe essere il non giocare in Champions, ma questo non garantisce nulla. Deve continuare a pensare partita per partita, senza distrazioni.”

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