Lo aveva colpito già quando lavorava alla Juve, ma poi il club bianconero decise di prendere Di Maria. Manna, però, appena divenuto lui il responsabile del mercato, lo ricontatta e lo porta a Napoli: David Neres. Si legge sul CdS: “C’è Giovanni Manna che lo chiama a Napoli: lo aveva colpito ai tempi della Juve, ma poi fu preso proprio il Fideo. Ora, però, il ds è lui ed è sua la responsabilità: lo ha scelto in primavera e in estate ha chiuso l’accordo con l’agente e il Benfica (28 milioni più 2). Ad agosto, quando arriva il momento di prendere una decisione tra le nebbie della situazione Osi-Lukaku, convince presidente e allenatore a prendere innanzitutto David. Subito, prima di sciogliere il rebus dei centravanti: era un’opportunità. Irripetibile, per come sono andate le cose. All’inizio, Neres ha pagato l’ombra di Kvara: una sola volta titolare con il Lecce, alla nona, e 13 panchine fino all’Udinese. La svolta: l’idea è che ora sia il più titolare di tutti gli esterni. Da Udine a Firenze ha propiziato le ultime 4 vittorie: un assist contro il Genoa e un gol da urlo al Franchi; le giocate irresistibili che hanno causato un autogol con l’Udinese e il graffio di Jack al Venezia. Due volte a sinistra e due a destra: ma cosa importa? Fa il vuoto ovunque. Neres trascina, incide, decide. Tormenta gli avversari. Segna, attacca e difende: ha acquisito anche l’attitudine al sacrificio, con la Fiorentina è stata costante. Un insostituibile eroe normale. Conte non fa sconti.”