I voti azzurri dati da “Il Mattino”: “E’ il samba con Neres, ormai è il Meret dei miracoli”
Le assenze in contemporanea di Kvaratskhelia e Politano sembravano preoccupare tutti. Tutti tranne Antonio Conte: il Napoli di Firenze è bello e autorevole, tre gol alla Fiorentina di Palladino che pure ci ha provato ma si è schiantata sul muro napoletano.
Neres ricorda il connazionale Senna quando vira in area di rigore e stende la Viola con un gol capolavoro, poi servono la potenza di Lukaku e McTominay per chiudere il conto. 3 gol e 3 punti di vantaggio, ora, sull’Atalanta che si è fermata per la Supercoppa. In attesa delle altre, la missione è riuscita alla grande.
Conte 7,5
Il suo Napoli continua a volare. Trascinato dalla sua grinta e dalle sue intuizioni. È costretto a fare a meno di Kvara e Politano in un colpo solo e sembra che quasi nessuno se ne accorga. Non rinuncia al solito spartito tattico, rispolvera Spinazzola esterno alto e lo catechizza per buona parte del primo tempo. Non si ferma un attimo in panchina e sembra quasi voler tornare in campo per dettare schemi, passaggi e grinta. Quella tipica del suo carattere.
C’è un’istantanea che riflette il gioco di squadra che il tecnico è riuscito ad inculcare al gruppo. La prima azione di Neres è… difensiva ed è molto efficace: è lo specchio del gruppo voluto da Conte che si conferma davanti a tutti con qualcosa come 44 punti, la migliore difesa del campionato, il poker di vittorie di fila in trasferta che coincide con il nono risultato utile lontano dal Maradona…
Neres 7,5
Sprint e samba. La sblocca con un’azione da manuale che è un mix di rapidità, forza, tecnica e potenza. Chiede il dai e vai con Lukaku, si porta a spasso Parisi, mette a sedere Ranieri, elude Moreno e di destro piega le mani di De Gea.
Di Lorenzo 6
Deve badare a contenere un peperino come Sottil ed è costretto a centellinare le sortite offensive. Prima dell’intervallo si gioca il giallo proprio per frenare una sortita offesiva del numero sette viola. Bravo a gestirsi nel finale.
Meret 8
Si accettano miracoli. Sbatte la porta in faccia a Mandragora che calcia a botta sicura e fa altrettanto – da terra – sul destro di Beltran con la complicità di Rrahmani.
Fonte: Il Mattino