Spinazzola una scelta più conservativa rispetto a Ngonge, l’unico esterno di ruolo in panchina che ama giocare a destra e con cui Neres avrebbe potuto sistemarsi a sinistra; e di certo anche rispetto a Raspadori, rigenerato dal gol a Venezia ma ormai inquadrato più da mezzala offensiva che da attaccante puro o esterno, come in passato gli è capitato spesso di giocare. Spinazzola sarà un’ala più tattica nelle intenzioni, sospesa tra compiti offensivi e spiccatamente difensivi. Si legge sul Corriere dello Sport.
Ma Spina è anche una sorta di inedito considerando il periodo a dir poco transitorio che gradualmente lo ha portato anche a un passo dai saluti: soltanto il congelamento della cessione di Parisi al Como ha complicato lo scambio con Biraghi; e a conti fatti, nelle ultime dieci giornate ha collezionato 34 minuti – esclusi recuperi – apparendo nei finali delle partite contro l’Atalanta (14), il Torino (15), il Genoa (3) e il Venezia (2). L’ultima da titolare in campionato? Ancora in Toscana, il 20 ottobre a Empoli. Tre in totale con la prima a Verona e la quarta a Cagliari.
