Ieri, al Maradona, le porte sembravano stregate, chiuse. Decisivo Raspadori, certo, ma anche Alex Meret, e l’estremo veneto. Filip Stankovic, portiere del Venezia, era in giornata di grazia: incolpevole sul gol del subentrante Jack, perfetto fino a quel momento soprattutto in occasione del rigore parato nel primo tempo su Lukaku, avversario che conosceva piuttosto bene. Sul CdS: «Eravamo insieme all’Inter, io ero il quarto portiere – ha raccontato il figlio d’arte -. A fine allenamento si fermava per calciare dagli undici metri quindi un po’ lo conoscevo. Avevo visto qualche suo rigore, un po’ l’ho studiato, ma stavolta mi sono fatto guidare dalle mie sensazioni: pensavo non rallentasse la corsa e infatti così è stato, ho battezzato un angolo e gliel’ho parato, ma l’intervento nel secondo tempo è stato ancora più difficile, lì mi ha aiutato il palo».