Lukaku si fa parare un rigore da Stankovic junior poi scheggia il palo
Il Venezia regge bene l’urto e si illude di poter strappare il pari al Maradona
Poi la mossa Raspadori: graffio da un’idea di Neres
Il Napoli centra la vittoria numero 13 in campionato e raggiunge l’Atalanta in testa alla classifica
BlackJack, 41, vittoria. E baldoria. Nel giorno della prima volta di Kvara e Neres insieme con Lukaku nel tridente, a far godere il Maradona è la carta a sorpresa: Giacomo Raspadori, uomo con una valigia da ieri più leggera, l’attaccante meno impiegato del gruppo (9 presenze) che Conte ri p esca con tempismo perfetto. Il calcio è momenti, a volte attimi o sostituzioni da cogliere, e così Jack e il signor Antonio hanno fatto centro: non segnava da aprile. E il Napoli ha vinto la tredicesima partita, agganciando l’Atalanta in vetta alla classifica con 41 punti: il 2024 si chiude con due padroni del campionato, in attesa del recupero dell’Inter. Festa grande, sì, ma anche la vecchia passione per il brivido: gli azzurri hanno giocato ancora con il fuoco, schiacciando letteralmente il Venezia sin dall’inizio ma producendo appena un gol dopo 79 minuti di assoluto dominio e percentuali eloquenti dal primo istante: 25 tiri a 4 (8 nello specchio); un rigore sbagliato e un palo; il 67% di possesso finale, con punte tra 77 e 78%; 35 cross a 9, 14 angoli a 4, una mole di gioco nella trequarti e in area avversaria pari al doppio e al triplo nel primo tempo. Migliore in campo, il portiere del Venezia: Filip Stankovic, ventiduenne figlio di Dejan, 7 parate in tasca. Decisivo contro Rom dal dischetto e sull’azione del palo, poi su Rrahmani e Neres. Anche Milinkovic del Torino fece Batman, ma il problema della concretezza resta. I dati positivi? Vittoria a parte, il Napoli non ha mai perso la testa e il gioco e ci ha creduto fino alla fine. E ancora: la miglior difesa del campionato ha collezionato il decimo clean sheet anche senza Buongiorno.
Fonte: CdS