A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Venezia

Approfondimento su Napoli-Venezia

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Il Napoli scenderà in campo il prossimo 4 gennaio alle ore 18 in trasferta contro la Fiorentina di mister Raffaele Palladino.

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Si è giocata ieri pomeriggio alle ore 15 la gara tra il Napoli e il Venezia, valida per la diciottesima e ultima giornata del 2024 del campionato di Serie A. Una sfida tra due formazioni che stanno vivendo un buon momento di forma, coi lagunari in striscia positiva da tre partite consecutive (compreso il prestigioso pareggio di Torino contro la Juve) dove hanno raccolto bene cinque punti su nove disponibili. I partenopei invece sono tornati dalla doppia trasferta di Udine e Genova, col bottino pieno ma anche qualche apprensione di troppo negli ultimi quarantacinque minuti. Nonostante sembrasse una partita stregata, tra rigore sbagliato e palo colpito da Lukaku, il Napoli riesce a fare il suo dovere nel finale grazie a un gol di Raspadori.

Ecco, di seguito, i principali spunti del match:

  • Da Jack a Jack: era il 10 settembre 2022 quando all’89’ Raspadori con un gol similare bucò la difesa dello Spezia. Quella rete avvio’ una cavalcata vincente culminata nel terzo storico scudetto. Nei successivi ventisette mesi Jack non si è tolto grandissime soddisfazioni personali in maglia azzurra (ma la rete scudetto a Torino contro la Juventus si), tanto da sembrare pronto a lasciare Napoli a gennaio. Ma questo gol che riproietta gli azzurri temporaneamente al comando della classifica potrebbe cambiare la sua storia in maglia partenopea.

 

  • La Neres-Mania: voglio essere onesto. Non conoscevo benissimo questo ragazzo quando ad agosto è approdato a Napoli, ne’ mi sono mai fidato più di tanto di guardare qualche spezzone su internet in quanto ingannevoli. Ma Neres mi ha colpito sin dai primi scampoli di gare giocati per la sua rapidità di pensiero e imprevedibilità col pallone tra i piedi. Si dice che sia incostante e faccia fatica nella fase difensiva, però il lavoro di adattamento al calcio italiano fatto su di lui da Conte sta iniziando a pagare i primi dividendi. In questo momento è il vero fattore per la squadra perché sta mettendo tutto il suo talento a disposizione dei compagni. Anche ieri, come a Udine, è stato il migliore in campo e sta conquistando la maglia da titolare ESCLUSIVAMENTE per meriti sportivi.

 

  • Il 2024 anomalo: si chiude un anno solare tra i più strani dell’intera storia del club partenopeo. Il Napoli aveva giocato gli ultimi mesi del 2023 col tricolore sul petto, terminando lo scorso maggio il campionato più deludente degli ultimi quindici anni dell’era De Laurentiis. E allora il presidente, da imprenditore brillante qual è, ha deciso in estate di rilanciare affidando la panchina a Conte e investendo quasi 150 milioni per rigenerare fiducia tra i tifosi e riaccendere la loro passione. Ma se qualcuno si aspettava di trovare gli azzurri in vetta (anche se potenzialmente secondi) con quarantuno punti dopo diciotto giornate si faccia avanti adesso. I parziali, si sa, nel calcio e nello sport, contano poco però aiutano a dare un messaggio di speranza per il futuro e a creare una mentalità vincente.

 

  • La sfida di Giovanni: inizia adesso per il Direttore Sportivo Giovanni Manna il mese forse più difficile della sua giovane carriera. Già perché dal 2 gennaio apre la sessione invernale di mercato e il Napoli non potrà assistere da spettatore. Serve immediatamente (il 2 gennaio magari) un difensore centrale forte e pronto per le battaglie che arriveranno a breve. E’ necessario anche un centrocampista in grado di far rifiatare Anguissa perché è evidente che Folorunsho andrà via a causa di incompatibilità caratteriali col tecnico. Non mi aspetto altre grandi mosse, se non l’uscita scontata di Zerbin e la cessione (con monetizzazione però) proprio di Folorunsho. Potrebbe restare Spinazzola, apparso più pimpante negli ultimi due spezzoni. Ma servirà un vero e proprio colpo di genio di Giovannino per convincere Juan Jesus ad andare via (per liberare uno slot in rosa). Tutto questo senza dimenticare la vicenda Kvaratskhelia e che Meret da febbraio sarà libero di firmare per un altro club. Proprio quella del portiere friulano sarà la questione più complessa, immaginando cosa potrebbe significare giocare gli ultimi mesi senza contratto…Insomma BUON LAVORO MANNA!

 

 

A mente fredda” è a cura di Marco Lepore

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