Raspa-gol: Un bel deja-vù per il popolo napoletano

Quel gol che ricorda la rete in Napoli-Spezia dell'era Spalletti

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Le vittorie più importanti si costruiscono nella sofferenza. E questo Napoli contiano, nella sofferenza, è tornato a duellare per l’alta classifica. Contro il Venezia ci pensa Giacomo Raspadori a regalare i tre punti e l’aggancio all’Atalanta in testa al campionato. Un lampo, quando la resistenza veneta sembrava invalicabile, con Stankovic straordinario protagonista capace anche di respingere un rigore di Lukaku nel primo tempo. È un 1-0 che vale oro, che ha dentro mille significati e che forse rilancia anche l’avventura napoletana di Raspadori, uomo al centro del mercato. Esulta Jack, come una liberazione. E alla fine cade a terra in lacrime.

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Un bel deja-vù per il popolo napoletano che salta in festa sugli spalti. Raspa decise al 90’ una partita che sembrava stregata due stagioni fa, contro lo Spezia. E da lì il Napoli di Spalletti prese il volo. Questo di Conte è ancora un cantiere in movimento. Ma intanto è lì, al comando alla fine di un 2024 nero nella prima parte e più azzurro che mai in questo finale.
Conte opta per il tridente fantasia, con Neres e Kvara accanto a Lukaku per la prima volta insieme dal 1’. E L’avvio del Napoli è subito arrembante. Rrahmani al 4’ chiama alla respinta Stankovic, che poi si ripete su Kvara al 15’. Il Venezia si difende con ordine, pronto a sfruttare l’occasione. Che arriva al 19’: Zampano serve Yeboah, controllo in corsa a volée mancina su cui Meret è bravissimo a respingere di piede. Serve un episodio, che il Napoli troverebbe anche al 36’: sulla percussione di Olivera, il tiro-cross viene intercettato dal braccio di Idzes. Per Cosso (che ha sostituito all’ultimo l’arbitro Marchetti per un attacco influenzale) è rigore. Ma dal dischetto Lukaku si fa ipnotizzare da Stankovic, per la disperazione del Maradona. Prima dell’intervallo è Anguissa da buona posizione a vanificare un’azione tambureggiante a sinistra di Kvara, spedendo in curva.
Il Venezia non si scompone mentre il Napoli col passare dei minuti sembra innervosirsi. Nicolussi Caviglia (18’) impegna Meret da punizione laterale, poi è Lukaku in percussione a trovare il corridoio giusto per battere a rete, ma Stankovic in allungo spinge la palla sul palo. Il Maradona diventa una bolgia. Conte richiama prima Anguissa e poi Kvara per Raspadori e Politano: Napoli col 4-2-3-1 ad assaltare a testa bassa, fino al lampo che decide il match. Neres lavora un pallone preziosissimo a sinistra, traversone rasoterra che Candela cicca e Raspadori trasforma in oro. Il resto è festa e sofferenza azzurra, con Olivera e Lukaku che non trovano il colpo del ko e Meret che disinnesca in uscita alta l’ultimo traversone del Venezia. Nella notte del tridente pesante, decide Raspadori. Chissà non sia un nuovo inizio anche per Jack.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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