Napoli ed il Napoli. Identità, corrispondenza bi-univoca, appartenenza. Tra città e squadra di calcio è sempre stato così e anche un anno come il 2024, con due facce diametralmente opposte, lo testimonia. Scrive il CdS:
“Il Napoli ringrazia Napoli: dodici mesi di passione, sofferenza, speranza e lenta risalita, di rinascita con l’arrivo di Conte e della nuova stagione. Quest’anno il sold out è un’abitudine, la media interna è di cinquantamila spettatori a partita (erano in cinquantaduemila già col Modena ad agosto per il turno preliminare di Coppa Italia), ma era simile anche lo scorso anno (quarantasettemila di media in campionato) nonostante le difficoltà e le delusioni. Il 2024 verrà ricordato come l’anno della costante rincorsa al biglietto, dei pienoni previsti e poi annunciati, dei cori sospesi, del “Napoli torna Campione” di nuovo intonato solo quest’anno, dei fischi e delle contestazioni (la scorsa primavera) fino ai ritrovati applausi, al sostegno e ai sogni tornati a casa a Fuorigrotta. Dodici mesi, ventidue partite, oltre un milione di spettatori, da un Napoli all’altro: la città c’è sempre stata.”