Al Ferraris di Genova, il Napoli conquista una vittoria dal peso specifico enorme, imponendosi 1-2 contro un Genoa combattivo e mai domo. La squadra di Antonio Conte torna in testa alla classifica, almeno per una notte, con un successo che racconta di un primo tempo dominato e una ripresa di pura sofferenza. Decisivi i gol di testa di Anguissa e Rrahmani nella prima frazione, mentre nel secondo tempo un Genoa trasformato riapre il match con Pinamonti, trovando però sulla sua strada un Meret monumentale.
Un primo tempo da Napoli stellare
Il Napoli parte con il piede sull’acceleratore, imprimendo fin da subito al match il suo marchio di fabbrica: pressing asfissiante, palleggio rapido e un’intensità che schiaccia il Genoa nella propria metà campo. Al 15’, gli azzurri trovano il vantaggio: McTominay sfonda sulla destra e serve Neres, che pennella un cross perfetto per Anguissa. Il centrocampista si eleva sopra tutti e con un colpo di testa preciso insacca, firmando il suo terzo gol stagionale.
Il dominio degli uomini di Conte continua, e al 23’ arriva il raddoppio. Su una punizione di Lobotka, Rrahmani si inventa un tocco sotto che sorprende tutti, portando il risultato sul 2-0. Il Genoa fatica a uscire dalla pressione avversaria e il Napoli sembra padrone del match, con il pallone che scorre veloce tra i piedi degli uomini chiave come Lobotka, McTominay e lo stesso Anguissa.
La riscossa del Genoa e il muro Meret
Nella ripresa, però, il copione cambia radicalmente. Il Genoa di Vieira, spinto dall’orgoglio e dal pubblico del Ferraris, torna in campo con un piglio diverso. Pinamonti riapre la gara al 51’, sfruttando un tocco sporco di Olivera che taglia fuori Meret. È il segnale della riscossa rossoblù: la squadra di Vieira alza il baricentro, gioca con coraggio e sfiora il pari in più occasioni.
La grande occasione arriva al 65’ con un colpo di testa di Badelj, ma Meret si supera con un intervento da campione. Il portiere del Napoli si ripete al 78’, negando a Pinamonti la gioia della doppietta dopo un errore di Anguissa in fase di impostazione. Nel finale, Vieira si gioca la carta Balotelli, ma è ancora Meret a respingere una conclusione velenosa dell’ex attaccante del Milan.
Conte: sofferenza e leadership
Il Napoli di Conte dimostra ancora una volta carattere e resilienza, qualità indispensabili per chi ambisce allo scudetto. La sofferenza del secondo tempo evidenzia qualche crepa difensiva, complici l’assenza di Buongiorno e un calo di concentrazione, ma i partenopei riescono a stringere i denti e a portare a casa tre punti fondamentali.
Per il Genoa, invece, rimangono i rimpianti di una prestazione gagliarda, soprattutto nella ripresa, che avrebbe meritato forse un risultato diverso. Vieira può comunque sorridere per la crescita della sua squadra, capace di mettere in difficoltà una delle big del campionato.
Meret, il simbolo della vittoria
Se il Napoli può festeggiare questa vittoria sofferta, gran parte del merito va a un Meret in versione “supereroe”. Il portiere friulano ha messo il suo sigillo su almeno tre interventi decisivi, ergendosi a baluardo insormontabile e regalando ai suoi compagni quella sicurezza necessaria nei momenti più delicati.
Napoli, questa vittoria è un segnale forte: il ritorno in testa alla classifica certifica la voglia degli uomini di Conte di continuare a sognare in grande. Per il Genoa, la maledizione casalinga prosegue, ma questa squadra ha dimostrato di avere il cuore e la qualità per rialzarsi presto.