Sono professionisti, ma restano «giocatori»: devono divertirsi col gioco. Per quanto raffinata, la tattica non supererà mai la saggezza dei bambini che per formare le squadre al parco scelgono i più bravi. Dunque, la premessa è che Olivera ci sarà sempre: o come terzino sinistro o anche come centrale difensivo. Nel 3-5-2 con l’uruguaiano “braccetto a sinistra”, Rrhamani al centro e Di Lorenzo a destra è una delle piste da battere. E con agli esterni, Spinazzola e Politano a tutta fascia per allargare le strade e per arrivare in porta dove Neres potrebbe giocare più vicino a Lukaku. Si legge su Il Mattino.
La buona tenuta difensiva dimostrata negli ultimi tempi (in trasferta, sono appena due i gol incassati nelle ultime 7 gare giocate lontano dal Maradona) spingono a non toccare nulla e restare al 4-3-3 o 4-2-4: ma anche in questo caso, è Olivera che potrebbe essere il prescelto a prendere il posto di Buongiorno, con Spinazzola a sinistra e tutto il resto confermato. Olivera è quello che con Bielsa, con l’Uruguay, ha il rendimento più alto. Ma con la Celeste gioca in una linea a 4 e non a 3. Ecco, le riflessioni sono in corso. Almeno al cospetto degli altri. Ma Special Antonio avrà già deciso.
La sensazione: Juan Jesus prenderà il posto di Buongiorno e resterà una difesa a quattro. In ogni caso, Conte non dà peso alle assenza e non vuole che la squadra lo faccia: significherebbe dare degli alibi. Ed è l’ultima cosa al mondo che il tecnico leccese pensa di dare. Pretende che il Napoli col Genoa riesca a estrarre lo spirito vincente di Udine, il succo (pressing, possesso, aggressione offensiva) ammirato in Friuli e di renderlo più accattivante con un abito nuovo da indossare quando serve. La continuità di uno stile in forma diversa. Con Anguissa che ieri, parlando a Radio Crc, ha spiegato: «Il mister vuole da me otto gol in questa stagione».
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