Il Napoli ha anche cominciato a scalare la classifica dei gol realizzati: con 24 contro i 21 del Bologna, infatti, non esibisce più l’attacco meno prolifico delle zone alte del campionato. Piccolo ma significativo risultato. È enorme, invece, quello raggiunto sul piano del gioco offensivo: prima della partita di sabato contro l’Udinese, infatti, Conte aveva chiesto maggiore precisione nella rifinitura e più freddezza davanti alla porta, e i suoi l’hanno accontentato; ma poi, beh, il signor Antonio ci ha ovviamente messo del suo dal punto di vista tattico. Moltiplicando l’attacco della profondità e le soluzioni in verticale. Lukaku, nel primo tempo spento spalle alla porta con 9 tocchi e 0 tiri nel carnet, s’è esaltato al volo a inizio ripresa: innescato da un’imbucata millimetrica di McTominay ha rispolverato la cavalcata-gol alla Rom. Un marchio di fabbrica finora mai apprezzato a Napoli e dintorni: sprint di una trentina di metri tra Bijol e Giannetti con quell’inconfondibile postura e i tempi perfetti di partenza, velocità e potenza (con Giannetti che vola via travolto in area). Il tris di Anguissa è addirittura uno spettacolo, 56 secondi di possesso prolungato con 20 tocchi dove s’è visto di tutto: improvvisa verticalizzazione da urlo di Lobotka, il velo di Di Lorenzo che elude Giannetti, l’assist di sponda di Simeone con Bijol addosso e la galoppata di Anguissa trecce al vento fino alla porta. Anche più di trenta metri di corsa. Azione splendida. Fonte: CdS