Il commento di Mimmo Carratelli
“Due trasferte consecutive per il Napoli a caccia di un rilancio immediato dopo la terza sconfitta, seconda in casa, con la Lazio, primo posto perduto, la solidità della squadra resta ed è l’attacco che non aiuta. Udine prima tappa, poi Marassi col Genoa. Avversari tosti, i friulani (noni) messi meglio in classifica, i liguri pendenti verso il basso (tre punti sopra la zona retrocessione).
Il Napoli troverà due campi di battaglia contro l’Udinese delle torri difensive e della forza fisica, poi il Genoa assetato di punti, ancora a secco di vittorie casalinghe (in nove partite), aggrappato ai pareggi.
A Udine, non basteranno al Napoli il controllo del match, il baricentro prudente e la migliore difesa (con Juve e Fiorentina). Ci vorrà qualcosa in più.
L’infortunio di Kvaratskhelia apre alla prima novità. Il cavallino brasiliano Neres alla seconda prova da titolare in campionato. Nella zona dove il georgiano metteva forza e prove di sfondamento, testardo nel dribbling, Neres sarà una punta più agile, veloce, meglio predisposta al gioco verticale, capace di saltare l’avversario col primo tocco vincente. Avrà di fronte uno dei colossi della squadra friulana, l’olandese Ehizibue 1,89. Sarà forse uno dei duelli determinanti della partita.
Si ha la sensazione che Conte, in partenza, non proverà altre soluzioni per colpire la porta del romeno Sava (1,95), restando fedele alla squadra compatta. Non azzarderà novità clamorose per risvegliare l’attacco dormiente, fermo a un gol per partita nelle ultime cinque esibizioni e due volte a secco. È possibile che, invece, nel corso della gara Conte muoverà le risorse nascoste per prendersi il match. Le carte offensive a disposizione sono quelle di Simeone, Ngonge e Raspadori magari ritoccando il modulo consolidato. Si tratta di attaccanti leggeri contro la massiccia difesa friulana. In attesa delle sostituzioni dirette a sparigliare il gioco, sarà la partita di Lukaku, meglio servito, a orientare la manovra offensiva degli azzurri. C’è assoluto bisogno del belga nelle migliori condizioni e più inserito nella circolazione della palla. Non avrà vita facile contro lo sloveno Bijol (1,90), ma Lukaku dovrà essere convenientemente assistito per essere un protagonista. Un secondo attaccante (Neres?) o un centrocampista offensivo (McTominay) più vicino sembrano le premesse essenziali per vederlo meglio in partita. Conte virerà verso un 4-2-3-1? La squadra azzurra è capace di cambiare volto nel corso delle gare.
A centrocampo si annuncia un confronto duro per le capacità fisiche e di corsa dei giocatori friulani con due punte terminali assortite, il gigantesco Lucca (1,98) destinato alla morsa di Buongiorno e il più agile Thauvin. Sarà un partita in cui il Napoli dovrà esprimere il massimo equilibrio e la massima attenzione per restare in gara da protagonista.
La partita è insidiosa. L’Udinese di Kosta Runjaic, tedesco di origini slave, una assoluta novità sulle panchine italiane, non ha mai pareggiato in casa (quattro vittorie, tre sconfitte). La gara è aperta ad ogni sorpresa. La difesa azzurra è chiamata a sostenere le chance positive di questa trasferta molto ostica”.
A Udine, non basteranno al Napoli il controllo del match, il baricentro prudente e la migliore difesa (con Juve e Fiorentina). Ci vorrà qualcosa in più.
L’infortunio di Kvaratskhelia apre alla prima novità. Il cavallino brasiliano Neres alla seconda prova da titolare in campionato. Nella zona dove il georgiano metteva forza e prove di sfondamento, testardo nel dribbling, Neres sarà una punta più agile, veloce, meglio predisposta al gioco verticale, capace di saltare l’avversario col primo tocco vincente. Avrà di fronte uno dei colossi della squadra friulana, l’olandese Ehizibue 1,89. Sarà forse uno dei duelli determinanti della partita.
Si ha la sensazione che Conte, in partenza, non proverà altre soluzioni per colpire la porta del romeno Sava (1,95), restando fedele alla squadra compatta. Non azzarderà novità clamorose per risvegliare l’attacco dormiente, fermo a un gol per partita nelle ultime cinque esibizioni e due volte a secco. È possibile che, invece, nel corso della gara Conte muoverà le risorse nascoste per prendersi il match. Le carte offensive a disposizione sono quelle di Simeone, Ngonge e Raspadori magari ritoccando il modulo consolidato. Si tratta di attaccanti leggeri contro la massiccia difesa friulana. In attesa delle sostituzioni dirette a sparigliare il gioco, sarà la partita di Lukaku, meglio servito, a orientare la manovra offensiva degli azzurri. C’è assoluto bisogno del belga nelle migliori condizioni e più inserito nella circolazione della palla. Non avrà vita facile contro lo sloveno Bijol (1,90), ma Lukaku dovrà essere convenientemente assistito per essere un protagonista. Un secondo attaccante (Neres?) o un centrocampista offensivo (McTominay) più vicino sembrano le premesse essenziali per vederlo meglio in partita. Conte virerà verso un 4-2-3-1? La squadra azzurra è capace di cambiare volto nel corso delle gare.
A centrocampo si annuncia un confronto duro per le capacità fisiche e di corsa dei giocatori friulani con due punte terminali assortite, il gigantesco Lucca (1,98) destinato alla morsa di Buongiorno e il più agile Thauvin. Sarà un partita in cui il Napoli dovrà esprimere il massimo equilibrio e la massima attenzione per restare in gara da protagonista.
La partita è insidiosa. L’Udinese di Kosta Runjaic, tedesco di origini slave, una assoluta novità sulle panchine italiane, non ha mai pareggiato in casa (quattro vittorie, tre sconfitte). La gara è aperta ad ogni sorpresa. La difesa azzurra è chiamata a sostenere le chance positive di questa trasferta molto ostica”.
Fonte: CdS