Il Mattino – Di sicuro non è scoccata la scintilla tra l’attaccante e i suoi compagni di reparto
QUESTIONE DI FEELING
Big Rom si cerca poco con Kvara, McTominay e Politano e si trova ancora meno. Pochi scambi, poche triangolazioni, poco fraseggio al limite dell’area di rigore avversaria. Lo scozzese dovrebbe essere un supporto per il belga, ma invece i due finiscono per pestarsi i piedi. Non funzionano le incursioni di Scott, non funzionano le sponde di Romelu. Contro la Lazio ha toccato appena 15 palloni, un numero troppo basso per un attaccante che dovrebbe essere catalizzatore del gioco. In tal senso latitano anche i rifornimenti lì davanti.
Gli esterni (Kvara e Politano) crossano pochissimo e il più delle volte cercano la giocata personale accentrandosi e andando al tiro. Lukaku, poi, si trova sempre spalle alla porta e quando sulle sue tracce si mettono i due centrali avversari fatica tremendamente a respirare. È stato così contro l’Atalanta, contro l’Inter, la Roma e la Lazio. Insomma, una vera e propria costante dalla quale non riesce a uscire. Anche perché non lo aiuta un piano B nel gioco del Napoli. Fonte: Il Mattino