de Giovanni: “Lukaku non è Osimhen, ma con i palloni che riceve…”

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Maurizio de Giovanni ai microfoni di Radio Marte: “Non sono preoccupato – ha detto lo scrittore nel corso di Marte Sport Live – perchè non siamo a semplicemente +8 rispetto allo scorso anno ma siamo nettamente più in altro rispetto al momento migliore del campionato precedente. La Lazio è una squadra forte, molto ben messa in campo e con giocatori giovani e ben allenati. Finalmente Conte ha iniziato a parlare dei numeri offensivi, sin qui o coperti, nella loro insufficienza, dal fatto che il Napoli ha vinto spesso di misura grazie a numeri difensivi molto positivi. La coperta è corta, se difendi bene non puoi pretendere troppo a livello offensivo da certi calciatori. L’esempio è Politano, che è un’ala d’attacco che sta svolgendo un lavoro egregio in fase difensiva, sacrificando proprio la sua produttività in attacco. Il tiro al bersaglio nei confronti di Lukaku, inoltre, mi lascia perplesso: non è Osimhen e non è nemmeno più l’attaccante che risolve da solo le gare, ma sfiderei chiunque ad esserlo con i palloni che sta ricevendo. E’ lontano dagli altri calciatori. C’è carenza di rifornimenti, il belga può rendere maggiormente se messo al centro del gioco. Secondo me il problema è che il Napoli non ha alternative in linea mediana che sappiano variare il gioco. Non c’è un vice Anguissa, e soprattutto, a parte McTominay, non c’è un centrocampista che sappia segnare. Gli altri centrocampisti non vanno neanche al tiro. Tutto è affidato ad un esterno, Kvara, che è lontanissimo dalla porta e che non può fare molto meglio di quanto sta facendo. Per questo motivo penso che sul mercato, a parte il difensore centrale che serve, occorre acquistare mezze ali più di qualità. Non ci sono alternative valide in certi ruoli, come dimostrato drammaticamente dalla sconfitta in Coppa Italia. La Roma, ad esempio, ha tanti trequartisti, il Napoli invece non ne ha sostanzialmente, avendo tanti esterni d’attacco e tre punte. Raspadori, per questi motivi, può diventare un uomo-mercato importante per trovare risorse per completare l’organico in modo più eterogeneo. Per il resto non sono preoccupato ed anzi penso che dovremmo ringraziare De Laurentiis e Conte che, in pochi mesi, dopo il disastro della scorsa stagione, hanno costruito una squadra che è seconda in classifica pur non avendo una rosa superiore a quelle, ad esempio, di Roma e Milan, che sono distanti”

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