Cds, Zazzaroni: “Si dovrebbe abolire il retropassaggio al portiere! È una pessima abitudine”

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Ivan Zazzaroni scrive così sul Corriere dello Sport:

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“Contro la tecnologia non si può nulla o quasi. Contro l’uomo e a favore del calcio e dello spettacolo si possono invece fare tante cose”. Si può ad esempio abolire il retropassaggio al portiere che è diventato una pessima abitudine (strategia) di allenatori e giocatori. 

“Mercoledì ho seguito Arsenal-Manchester United con un occhio particolare alla squadra da poco consegnata ad Amorim e devo dire che mi sono rotto terribilmente gli zebedei: de Ligt ha giocato il pallone più all’indietro che in avanti e il giocatore che l’ha toccato maggiormente con i piedi – il pallone, non de Ligt – è stato Onana”.

“Un autentico suicidio tecnico. Perché il retropassaggio sistematico rallenta terribilmente il gioco, deprimendo lo spettacolo e facendo prevalere la noia della lentezza: se si continua così tra qualche anno Binaghi effettuerà il sorpasso su Gravina, Sinner su Mbappé, il tennis sul calcio e addio che t’amavo.

A basket si gioca in avanti, nel volley si attacca e la difesa è soltanto risposta, così come nel tennis: alle nuove generazioni piace soprattutto chi prova a prevalere sull’avversario nel minor tempo possibile. A calcio no, a calcio adesso si cincischia, si tergiversa, si palleggia in orizzontale prima di passare il pallone al portiere e insomma si perdono tempo e telespettatori, esaltando – conclude – la distruzione dal basso. Ventre”.

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