Enrico Fedele è intervenuto nel corso di Marte Sport Live, in diretta su Radio Marte, per esprimere il suo parere sul turnover annunciato da Antonio Conte per la sfida contro la Lazio: “Non sono d’accordo e non condivido il turn over totale per questa sera. La vedo una ‘mandrakata’, un paracadute: mettiamola così. L’allenatore accontenta gli altri, perché non si rende conto che la Coppa Italia deve essere un obiettivo concreto. Continuano – ha detto il dirigente a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live – a parlare di quarto posto come traguardo prefissato, ma arrivare quarti vorrebbe dire aver fatto il minimo sindacale, dopo aver speso 150 milioni di giocatori più altri 20 di staff tecnico. Conte se ne frega altamente della coppa Italia e dà il contentino ai giocatori. Se esce, dice d’aver fatto il possibile. Un turnover simile non è mai capitato, mai nella storia, nemmeno con Mazzarri quando ruotò a Bucarest o col Chievo. Mi auguro che il Napoli passi, ma in caso contrario il comportamento dell’allenatore non deve passare in cavalleria: perdere sarebbe sicuramente una nota negativa di questa stagione. Conte sta correndo un rischio molto importante? E’ un rischio calcolato, perché diranno che avrà fatto bene ad accontentare tutti e a dare priorità al campionato. Le sue scuse lo fanno cadere sempre con le quattro zampe a terra. Se vince cambiando tutti, è Padre Pio. Spero di sbagliare. Se gli va male, diremo che il campionato è più importante. Se invece gli va bene, domani, 6 dicembre, anziché San Nicola festeggeremo Sant’Antonio da Lecce. La Lazio non è al 100%, ma ha dei buoni giocatori. Baroni non fa la ‘rivoluzione copernicana’ come Conte. Io sono per le cose razionali, non per questi turnover massicci, peraltro quando hai calciatori che stanno bene e che potrebbero giocare. Per come la vedo io, l’ossatura, l’asse principale, è qualcosa da confermare sempre, almeno all’inizio della partita. Avrei confermato un paio di difensori, uno o due centrocampisti e uno o due attaccanti visti domenica scorsa. Non riesco a spiegarmi le scelte dell’allenatore, sinceramente. Se io avessi una squadra che lotta su tutti i fronti, magari potrei anche capirla; al Napoli, però, senza Coppa Italia resta solo il campionato. Quello di Conte non sarà un 4-2-3-1: sarà un 4-2-4. Per il bene del Napoli, mi auguro che sia la scelta giusta. Resto perplesso”.