Baiano: “Kvara ha fatto bene solo il primo anno, se ne può fare a meno”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Francesco Baiano, allenatore ed ex calciatore di Napoli, Fiorentina ed Empoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

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Ieri c’è stata la sorpresa del suo Empoli contro la sua Fiorentina. Si aspettava un esito del genere?
“No, sinceramente non me l’aspettavo. La Fiorentina è scesa in campo con la formazione tipo, mentre l’Empoli ha schierato molti giovani, come aveva già fatto a Torino contro il Torino. In quell’occasione è andata bene e anche stavolta con un pizzico di fortuna in più. Però la Fiorentina ha sbagliato troppo, sia durante la partita che ai rigori. Hanno sbagliato almeno quattro gol davanti alla porta e, quando sprechi così tanto, è normale che paghi. Anche i due gol subiti sono da rivedere, soprattutto per come sono stati marcati”
Sulla prestazione della Fiorentina può aver influito il fatto che stia volando in campionato, in piena zona Champions?
“No, assolutamente. Non penso sia questa la causa della sconfitta. Le dichiarazioni dell’allenatore e dei giocatori sono state chiare: volevano vincere. Però ci hanno messo del loro per perdere, senza cercare scuse. Era un obiettivo importante e non lo hanno centrato”
Questa sera il Napoli affronterà la Lazio, una squadra che molti considerano outsider di questo campionato. Qual è la sua opinione sui biancocelesti?  
“La Lazio è una squadra che gioca benissimo, una delle sorprese di questa stagione insieme alla Fiorentina. È vero, c’era scetticismo quando è stato presentato l’allenatore, ma i risultati parlano chiaro. La Lazio sta facendo un lavoro straordinario”
Si parla spesso anche dell’Atalanta come sorpresa, ma è corretto definirla ancora così?  
“No, direi di no. L’Atalanta non è più una sorpresa. Dopo cinque anni di risultati costanti, è ormai una realtà consolidata. Inoltre, se vinci l’Europa League, come potrebbe fare, diventi automaticamente una delle pretendenti al titolo. È una società da prendere a modello per come lavora e cresce.”  
Anche Antonio Conte, nella sua ultima conferenza stampa, ha scaricato su altri il peso di dover vincere?
“Sì. Non capisco questo nascondersi. Se prendi il Napoli, l’Inter, la Juventus o il Milan, devi lottare per vincere. È normale. Anche la Lazio e la Roma sono in piena corsa. Ogni squadra con ambizioni deve assumersi le proprie responsabilità”
Il Milan ha superato il momento complicato?  
“Il Milan ha avuto difficoltà, ma non è una squadra qualsiasi. Parliamo di una piazza importante, come il Napoli, che non può permettersi di stare indietro. Però bisogna essere realistici: il Napoli, ad esempio, ha saputo fare a meno di grandi giocatori in passato e deve continuare su questa strada. Mi riferisco anche a giocatori come Kvaratskhelia: se un calciatore non vuole restare, la società deve essere pronta a venderlo al miglior offerente. Nessuna squadra italiana può permettersi di pagare certi stipendi oggi. Bisogna essere pragmatici. Kvara deve solo portare una offerta da 80/100 milioni ed andare via, la questione rinnovo sta diventando una sorta di Beautiful, il ragazzo non sta avendo riconoscenza per chi lo ha scovato quando era sconosciuto. Il Napoli non deve fare un sacrificio per accontentarlo, storicamente ci si è separati da calciatori ben più forti ed il georgiano ha fatto bene solo al primo anno. Non è Maradona: si puoi fare a meno di lui”
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