“Se un giocatore non gioca in Coppa Italia può essere un segnale di mercato. Conte non è difensivista”

Le parole dell'allenatore

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A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Agostinelli, allenatore del Valona ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Lazio: “La Coppa Italia è importante per tutti, ma condivido ciò che dice Antonio Conte: per un allenatore è fondamentale vedere in campo le riserve in partite ufficiali, specialmente per una squadra come il Napoli, che quest’anno non ha competizioni europee. É l’unico modo per valutare davvero la rosa e prepararsi per il campionato, che rimane l’obiettivo principale. Anche con le riserve il Napoli ha una rosa di qualità in grado di ottenere risultati importanti. Sono d’accordo con Conte: queste partite servono a capire chi può essere utile nel lungo periodo. Napoli è una città passionale, con un pubblico unico, ma a volte questa passione porta a squilibri nelle aspettative. Dopo il trionfo di due anni fa, la gente si aspetta sempre la vittoria, ma vincere non è mai facile. La scelta di un allenatore come Conte, con la sua personalità, è stata perfetta per gestire questa situazione. Vero è che 150 milioni spesi sul mercato e uno stipendio lordo di 20 milioni per Conte e il suo staff, è inevitabile che le aspettative siano molto alte, ma i risultati stanno già dando ragione agli investimenti. Lo scorso anno il Napoli è arrivato decimo con pochi punti; ora è primo in classifica. L’asticella si è alzata, e con essa anche i risultati. In alcuni casi, l’allenatore ha già preso delle decisioni in ottica mercato. Se un giocatore non viene impiegato nemmeno in Coppa Italia, potrebbe non rientrare più nei piani tecnici. La Lazio è una delle sorprese del campionato. Nonostante la sconfitta contro il Parma, in cui ha dominato, la squadra ha mostrato grande gioco e compattezza. Baroni ha fatto un lavoro straordinario, ringiovanendo la rosa e rendendola veloce e brillante. Non vorrei che passasse l’idea che Conte sia solo un allenatore difensivista. È equilibrato e sa vincere sia con il bel gioco che con partite più sporche. Il suo lavoro è encomiabile: passare dal decimo posto al primo non è un caso“.

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