Pulcini, medico sociale Lazio: “In Serie A c’è un giocatore che non aveva idoneità. Ecco come stanno Dia e Nuno Tavares…”

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Nel corso di “Radio Goal”, programma in onda sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Ivo Pulcini, medico sociale della Lazio. Ecco il suo intervento:

 

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“Volevo sottolineare la tempestività dei medici a Firenze e al Franchi. Bisognerebbe avere il defibrillatore a bordo campo, il tempo è cervello, più minuti passano e più il cervello va in sofferenza. Esiste una legge che prevede questa manovra nelle scuole. Eriksen? Non so la causa che ha scatenato l’aritmia di Bove, non so da cosa possa dipendere. Finchè non sappiamo con certezza, come successo per Eriksen al quale hanno installato un defibrillatore, non possiamo sbilanciarci. In Italia siamo più severi, uno sport collettivo dove c’è contrasto vorrebbe dire rischiare la vita. Cataldi? Qualcuno dice sia sbagliato toccare la lingua, quando c’è un arresto cardiaco ci sono convulsioni che possono essere confuse con una crisi epilettica. Coi denti si può subire un trauma se si inserisce la mano in bocca. La manovra di Cataldi è stata corretta, ma se non c’è nulla in bocca, tipo una gomma, non è necessaria. Basta stendere il capo e la lingua non rientra. La natura stessa provvede in questo caso. Atleti senza idoneità per giocare in Italia? C’è un giocatore di A che quando era da noi (alla Lazio ndr.) non ce l’aveva l’idoneità. Ora quel calciatore è stato curato, sta bene e può giocare. Come stanno Dia e Nuno Tavares? Non glielo dico (ride ndr.), se mi sente Lotito mi richiama subito”.

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