Non si parli di corto muso, per cortesia. Quello visto a Torino, ad opera del Napoli di Antonio Conte, lo si può benissimo definire dominio. Solo un estremo granata, in grande spolvero, evita un risultato più rotondo. Scrive il CdS: “La supremazia è totale e al 31′, alla sesta occasione, McT fa 1-0 servito da Kvara in area. Khvicha è in giornata chic, tiene Walukiewicz e Pedersen in ansia perenne e li fa ammonire; Romelu recita benissimo da sponda e gli inserimenti di terzini e centrocampisti creano superiorità. Al 37′, anche la dea ha la benda azzurra: Coco arriva in corsa davanti a Meret servito da Adams ma inciampa. Fatto sta che il Toro, in 45 minuti, non produce un tiro nello specchio: il primo arriverà al 77′ con Karamoh, innocuo. Buongiorno, invocato ex alla prima da avversario, fatica un po’ con il mobilissimo Che, ma Rrahmani spegne Sanabria. E il 5-4-1 in fase difensiva fa il resto: baricentro medio, intensità nelle pressioni, marcature puntuali. Il difetto? Non chiuderla, rischiare. Vanoli prova ad aumentare imprevedibilità e velocità con Lazaro, Vlasic e Njie, mentre Conte passa a cinque dietro con Spinazzola per Politano. Ma è sempre il Napoli a sfiorare il bis con Olivera, Di Lorenzo, Lukaku e Simeone. E ora, il primo dentro o fuori: giovedì sfida secca di Coppa Italia con la Lazio all’Olimpico per andare ai quarti.”