A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carmine Gautieri, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Roma: “Il Napoli ha fatto la partita contro una Roma che, grazie a Ranieri, è stata equilibrata. Calcio propositivo degli azzurri, con Kvaratskhelia e Politano sulle fasce e ci voleva il gol per Lukaku che, pur non essendo ancora al top, riesce spesso ad entrare nei gol partenopei. Qualsiasi squadra, per inerzia, dopo il vantaggio si abbassa. Non è per mentalità ma il fine è calare i ritmi. Poi il Napoli fa della fase difensiva la sua arma migliore, ci lavora tutta la settimana, quindi si è chiuso nella propria comfort zone. Inoltre, di fronte aveva un avversario temibile, che di certo aveva studiato gli azzurri. Una partita, oggi, è fatta di 96′ almeno, quindi non si può andare a mille all’ora sempre. Infine, la Roma, nonostante la classifica, ha giocatori di qualità che possono trovare la giocata in qualsiasi momento. Lukaku? Tutti lo giudicano solo sotto l’aspetto realizzativo, ma senza palla fa salire la squadra, difende ed impegna la difesa avversaria, facendo giocare bene i suoi compagni. Quando starà al 100% fisicamente arriverà in doppia cifra e dimostrerà di essere ancora tra gli attaccanti più forti della Serie A, un calciatore importante in grado di fare la differenza. Kvara sostituito per scelta tecnica? Sì, è normale che Conte, allenandolo quotidianamente, lo conosce benissimo e sa quando è il momento di sostituirlo. Poi, se quando esce Kvara entra un altro grandissimo calciatore quale è Neres, va benissimo così. Scelta tecnica, confermo, evidentemente aveva bisogno di Neres che sa creare superiorità numerica nel momento in cui la Roma stava alzando il proprio baricentro. Chi vuole vincere il campionato deve avere calciatori in panchina in grado di svoltare le gare e di questo bisogna ringraziare De Laurentiis che, spesso, viene accusato di pensare solo al suo profitto, ma non è assolutamente così, non gli si può dire nulla in questi vent’anni di gestione tra bilanci e trofei. Infine, prendere Conte è un segnale chiaro della sua volontà di vincere ancora. Ranieri è un grandissimo allenatore, ma in queste situazioni bisogna stare attenti. Talvolta quando non hai calciatori abituati a lottare in queste zone di classifica, diventa più difficile specie contro chi, invece, frequenta la zona retrocessione ogni anno. L’organico della Roma ci dice che ne uscirà fuori, ma chi è abituato a giocarsi la salvezza ha qualcosa in più“.