Cds – Kvara vive in modo sereno la questione rinnovo: è pronto ad accendere il Maradona con la Roma

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Kvara è tornato dagli impegni con la Georgia amareggiato, perché dopo la partita con l’Ucraina (1-1) e quella con la Repubblica Ceca, persa 2-1, la sua nazionale ha chiuso al terzo posto del gruppo B1 di Nations e quindi dovrà disputare lo spareggio per non retrocedere in Lega C, dove tra l’altro salterà l’andata per squalifica. Aveva accarezzato la promozione e invece dovrà stringere i denti per non scivolare nel terzo raggruppamento, s’era dannato l’anima – nella prima partita a Batumi – provando a trascinare la Georgia davanti al proprio pubblico. Si legge sul Corriere dello Sport. 

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Scatti a ripetizione sotto la pioggia, giocando in modo elettrico, patriottico, senza risparmiarsi, libero da compiti difensivi e da tatticismi meno presenti in campo europeo. Ha preso in mano la Georgia con la sua classe, ma non è riuscito a raggiungere l’obiettivo che la nazionale di Sagnol s’era prefissata, ovvero quello del salto di categoria. Ora gli tocca caricarsi il Napoli sulle spalle, così come ha fatto prima della sosta: del resto, in squadra, è il giocatore che tira più di tutti, 13 volte nello specchio, che prova più dribbling (38 tentati, 14 riusciti), uno degli imprescindibili di Antonio Conte, che ora potrà goderselo fino a marzo, quando ci sarà la prossima sosta per le nazionali.

Lo sprint di fine anno parte insomma anche da Kvara, in attesa di sviluppi sulla situazione contrattuale. Il ds Manna è stato chiaro: «Vogliamo premiare il percorso di Khvicha perché se lo merita, riconoscergli ciò che ha fatto».La scadenza nel 2027 è ancora lontana. Se non si risolverà in queste settimane, se ne parlerà insomma a giugno, ha detto chiaramente il direttore sportivo. Kvara vive questa situazione in modo apparentemente sereno e certamente serio, senza mai far mancare l’apporto alla squadra, senza lesinare sulla professionalità.

L’ha sottolineato Conte, lo dimostra quello che Khvicha ha messo in campo in questa prima parte di stagione, basti pensare alla partita di San Siro contro l’Inter, quando dopo una chiusura su Dimarco ha esultato quasi come se avesse segnato un gol. È il nuovo Kvara, meno fioretto e più sacrificio, ma con numeri ancora sopra la media generale. Ora gli manca solo accendere il Maradona, illuminare la serata a Fuorigrotta e provare a oscurare – se giocherà – quella della Joya Dybala.

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