“Per quello che risulta a me Lukaku non ha problemi particolari e con la Roma ci sarà. Esiste poi una comunicazione, in questo caso del Belgio, che ha delle sue modalità da rispettare, ma possiamo essere tranquilli. Romelu – ha detto il giornalista Sky Francesco Modugno a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live – è andato via dal ritiro come d’accordo, ma al CT serviva il modo migliore per giustificare gli equilibri interni ed esterni alla Nazionale. Tedesco ha parlato di problemi cronici; ma se li ha sempre, allora perché dovrebbe essere un calciatore a rischio solo ora? Se sei una macchina da guerra come il fisico di Lukaku, è normale che tu debba gestire le forze: lo sa lui, lo sa il CT, lo sa Conte e lo sa tutto lo staff azzurro. La ‘puntatina’ in Nazionale gli ha fatto anche bene, non certo male: Lukaku deve giocare, così aumenta intensità, ritmo e mobilità. Quelli come lui, per rendere, non devono mai stare fermi. Per quanto riguarda le strategie di mercato, ci sono prima di tutto i rinnovi rinnovi: per Meret manca qualcosina, parliamo di soldi ma davvero di poco, in questo momento. Distanza di 200 mila euro tra domanda ed offerta per firmare? Sì e non credo che serva molto: siamo su quelle cifre lì, manca veramente poco al rinnovo. Per Anguissa siamo ormai ai tecnicismi: il suo prolungamento è una formalità, c’è voglia di dare continuità al rapporto e di considerarlo sempre più centrale nel progetto tecnico. Dorgu può davvero andare al Napoli? Io so una cosa: a Lecce sono certi di fare la plusvalenza più alta di sempre dell’era Corvino. Poteva andare a Tottenham e Chelsea l’anno scorso, il ragazzo, e il Lecce potrebbe venderlo a 40-50 milioni di euro. Patrick è un predestinato. In un’intervista recente che ho realizzato con l’ex tecnico salentino Gotti, l’allenatore mi ha confidato che ‘’Dio ha voluto che lui giocasse a calcio’. Ha mezzi tecnici e fisici infiniti. Chi lo vuole, insomma, deve tirare fuori almeno tanti soldi. Che piaccia al Napoli non c’è dubbio, ma interessa a tutte le ‘big’, soprattutto le inglesi, che guardano con attenzione ad un giocatore come lui: un giovanissimo, bravo nel tridente e che può agire anche più dietro, capace persino di segnare”.