Cori e urla all’indirizzo di Lukaku, ma sono i numeri in campo ad essere stati impietosi
Ancora una volta la presenza di Romelu Lukaku non ha inciso nella gara, che stavolta ha riguardato l’Inter al Meazza per la dodicesima giornata di campionato di Serie A. L’attaccante ha vestito nelle scorse stagioni la maglia nerazzurra, ed è arrivato da ex allo stadio di Milano, accolto come previsto da cori e urla, come sottolinea il Corriere dello Sport. “La partita di Lukaku è cominciata com’era lecito aspettarsi. San Siro lo ha accolto al suono di “Lukaku uomo di m” e cori sulla signora che lo ha partorito. Romelu non si è scomposto. È un professionista vero. E poi per lui non era la prima volta. Era rimasto più frastornato lo scorso anno quando arrivò a San San Siro con la maglia giallorossa. Certo le statistiche sembrano impietose: ventuno palloni toccati, uno solo nell’area avversaria e zero tiri in porta. Ma non è da questi particolari che si giudica un giocatore. Il coraggio Romelu l’ha avuto. Così come ha avuto l’altruismo. La fantasia, per terminare i riferimenti di De Gregori, quella non gli appartiene.