Domani Lukaku sfiderà un po’ di vecchi amici ed ex amici: terza volta faccia a faccia con Lautaro, dopo quelle con la Roma a Milano e all’Olimpico, senza un gol di uno dei due. E seconda tra i tifosi che un anno fa a San Siro lo subissarono di fischi: non toccò palla. Nel 2018 anche il popolo del Napoli lì regalò al neo juventino Higuain al San Paolo (si chiamava così), ma gradualmente il massacro psicologico perse vigore. Del resto si sono separati anche i Beatles ma John e Paul rimasero John e Paul. A proposito: un mesetto fa, in Belgio, Lukaku ha parlato dei tempi dell’Inter e dell’intesa micidiale con – testuale – «Lauti». Il diminutivo vezzeggiato e confidenziale: del resto quando si sono conosciuti il capitano di oggi aveva 22 anni e lui 26. Tra il 2019 e il 2021 il trascinatore della squadra era Romelu, ma nel 2023 il frontman diventò Lautaro. Il tempo cambia tutto ma sa anche curare, dicevamo: forse un giorno si chiariranno e si abbracceranno. Cose loro, cose vostre. Ma nel frattempo, ai videogames, Romelu ci gioca con Kvara.
Fonte: CdS