A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Atalanta
Approfondimento su Napoli-Atalanta
Dopo il match di Napoli. l’Atalanta sarà impegnata in Champions League mercoledì prossimo sul campo dello Stoccarda.
Si è giocato ieri allo stadio “Diego Armando Maradona“ il “lunch-match” dell’undicesima giornata di serie A tra il Napoli capolista e l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Un test davvero provante per i ragazzi di Antonio Conte, dopo l’exploit di martedì scorso a San Siro (CLICCA QUI), perchè gli orobici si sono presentati in Campania in gran spolvero e forti di quattro successi consecutivi. E non sarà un caso se il Napoli esce sconfitto nettamente da questo match con un passivo molto pesante.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- La sconfitta netta: vorrei che si rendesse merito all’Atalanta per la grandissima prova di forza dimostrata in campo. Nessuna attenuante ne’ scusante per i partenopei, perché gli orobici l’hanno vinta con la stessa personalità con cui i partenopei si erano imposti a Milano qualche giorno prima. Solo uno stupido (o uno in malafede) potrebbe pensare che il Napoli con soli due tiri in porta non avesse dominato col Milan martedì scorso. Perché l’Atalanta anche l’ha vinta con tre tiri (e tre gol), lasciando lo stesso senso di superiorità. Attenzione la “Dea” ha La rosa più profonda e attrezzata di tutte in serie A…
- L’immobilismo: solo qualche giorno fa discutevamo sullo scarso arrembaggio del Napoli nelle partite e la mia posizione era (e resta) che non ci sia mai stato bisogno finora. La squadra però contro l’Atalanta, una volta andata sotto, non è mai riuscita a produrre una reazione vera. Neanche l’intervallo o i cambi (stavolta davvero tardivi) hanno dato gli effetti sperati. L’ effetto Conte è stato completamente anestetizzato dal “dentista” orobico che ha vinto la partita con due mosse: 1) Pasalic trequartista per aggredire Gillmour; 2) Lookman e De Ketelaere in avanti sacrificando Retegui. Conte in 95 minuti non è mai riuscito a trovare una contromossa efficace.
- I sette mesi: era il 30 marzo quando i nerazzurri espugnarono il “Maradona” condannando il Napoli a un finale di stagione anonimo ed umiliante. E oggi a poco più di sette mesi l’Atalanta si è presa il palcoscenico imponendosi con identico punteggio. Eppure di acqua sotto ai ponti ne è passata in questo periodo. In estate è arrivato all’ombra del Vesuvio il miglior tecnico possibile, e’ stato fatto un mercato da quasi centocinquanta milioni e la squadra è la capolista della Serie A. Già, anche dopo questa netta sconfitta! Tante certezze che non possono e non devono essere spazzate via dopo la giornata di ieri e neanche se si dovesse perdere a Milano contro l’Inter domenica prossima. L’obiettivo resta il quarto posto quest’anno e si deve correre tutti nella stessa direzione…
- La grande occasione: lo ripeto ancora il Napoli visto ieri al Maradona e’ stato brutto e inefficace per 95 minuti. Ma la squadra è forte e competitiva per giocarsi il quarto posto fino alla fine. Tutti sono incappati in risultati inaspettati, e guai se non fosse così in un campionato lungo, per cui nessuna squadra è perfetta. I ragazzi di mister Conte andranno a misurarsi domenica prossima sul campo dell’Inter campione d’Italia. Questa può essere una grande occasione per ritrovare la giusta compattezza e solidità. Indipendentemente dal risultato. Si potrebbe anche perdere (speriamo mai), ma sarà importante dimostrarsi all’altezza. Questo è il compito che spetterà a Conte in questa settimana tipo.
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore
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