⚽️CdS Campania⚽️ Edicola regionale – “NESSUN DRAMMA”. Il popolo azzurro canta “Napoli”
Capolavoro del tecnico dell’Atalanta che batte Conte per la prima volta e vince 3-0 al Maradona.
Il popolo azzurro capisce e comunque canta Napoli, è stata la mano di Gasp
Doppio Lookman e Retegui
Gli azzurri non hanno il pressing e i piani alternativi dei nerazzurri Lo stadio intercetta il momento e accompagna il brutto stop della squadra sostenendola Ora c’è l’Inter.
I PASSI. Anche gli episodi sono stati tutti a favore dell’Atalanta: il palo pieno di McTominay meno di un minuto dopo l’1-0 di Look; errori individuali; i colpi di testa di Rrahmani e Buongiorno nella ripresa, da azione d’angolo.
Ecco: il Napoli ha creato le migliori chance su palle inattive e iniziativa personale. Un passo indietro, dopo quelli in avanti con il Milan. E ancora: la proverbiale organizzazione difensiva è stata fatta a brandelli da CDK e Lookman, superbi a costruire il bis in due contro sei avversari poco reattivi in pressione e in marcatura, e in genere immarcabili. Ben supportati dalle discese di Zappacosta e Ruggeri; dal doppio lavoro dei mediani – infinito Ederson – e di Pasalic, bravo a legare i reparti e ad oscurare un Gilmour mai incisivo in regia e nei contrasti. L’assenza di Lobotka, ieri, s’è avvertita per la prima volta nel ritmo e nell’intensità. La pressione alta della Dea e il pressing uomo-uomo ha azzerato le sponde di Lukaku, normalizzato Kvara e strozzato il 4-2-2-2 (5-4-1 in fase difensiva). McT, indomito nel primo tempo, questa volta ha lasciato più tracce da mezzala che in appoggio a Romelu.
I più vivaci? I cambi: Spinazzola, Simeone, Raspadori, Ngonge e Neres, con cui Conte l’ha messa sul 4-2-3-1 nel finale. Invano: la reazione generosa ma improduttiva s’è spenta sull’ennesimo errore individuale in disimpegno – dal rinvio di Meret – con tris di Retegui a difesa schierata.
Fonte CDS