Il regista napoletano premio Oscar, Paolo Sorrentino, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove parla del nuovo film “Parthenope”:
“Scrivevo mentre stavamo andando molto bene, ma per scaramanzia non ho scritto la scena in cui il Napoli vinceva lo Scudetto. Quando è successo è bastato scendere in strada e cominciare a girare”.
A casa con mio figlio. Ognuno declina gli eventi a seconda di ciò che vive, il primo scudetto è arrivato un mese dopo la morte dei miei genitori e quindi non c’è stata possibilità di festeggiare. Era tutto in secondo piano. Questo l’ho vissuto da adulto e con maggiore serenità, l’ho amato di più perché capitato in un momento felice. Dopo 33 anni? ADL è un imprenditore molto capace”.
Su Diego: “L’ebrezza dello spettacolo, va oltre l’abilità tecnica. Dopo di lui ci sono stati giocatori tecnicamente bravi come lui, ma nessuno ha mai raggiunto quella forma di poesia che ha fornito a noi”.