Esclusiva-Raffaele Auriemma: “Nell’anno del secondo scudetto ho vissuto la festa con i calciatori. Quest’anno ho molta fiducia affinchè si possa vincere il quarto scudetto”
Mercoledì, nel giorno del 64esimo compleanno di Diego Armando Maradona, si è svolto al Maschio Angioino, l’evento di beneficenza “La Mano De D10s”. Tra i tantissimi ospiti era presente anche Raffaele Auriemma. Il nostro inviato Emanuele Arinelli ha avuto l’onore di poterlo intervistare. Le sue parole:
Siamo in compagnia di Raffaele Auriemma, giornalista storico tifoso del Napoli. Oggi ha presentato l’evento in beneficenza “La Mano de D10s” e Raffaele le chiedo subito due parole sull’evento che si è appena svolto.
“Innanzitutto ringrazio Stefano Ceci per avermi dato questa opportunità, per me è un motivo di orgoglio essere qui insieme a grandi campioni, insieme a tanta gente, per una ragione che va oltre il calcio e oltre la nostra vita quotidiana e cioè aiutare i bambini in difficoltà, che non stanno bene.
Tutte le volte che Stefano mi chiamerà io sarò presente perché ho molto a cuore queste problematiche che al Pausillipon e al Santobono vengono trattate con grande impegno da parte dei medici e questa sera ho avuto modo anche di apprezzare ancora una volta la bontà, la generosità di calciatori che hanno fatto la storia del Napoli, che hanno vinto tra l’altro Scudetto e Coppa Italia nello stesso anno, non è che capita tutti i giorni e a tutte le squadre, eppure con umiltà sono qui, presenziano a queste manifestazioni nel ricordo di Diego che ha fatto tanto anche per loro”.
Le chiedo un suo ricordo di quel Napoli, di Diego magari in particolare, qual è il ricordo che lei ha più a cuore?
“Io ne ho due, cioè quando il Napoli ha vinto i due Scudetti, non posso mai dimenticare quando il Napoli ha vinto il primo Tricolore, io ero nella tribuna stampa che all’epoca era al ridosso del terreno di gioco e quando l’arbitro fischiò la fine di Napoli-Florentina 1-1, immagina l’entusiasmo che si era creato in quello stadio e Diego Maradona venne con i pugni stretti proprio dove ero io lì, quasi mi guardava, ma evidentemente non guardava me, guardava la gente che si esaltava.
E poi l’anno del secondo Scudetto, quando a Bologna ci fu quella clamorosa cavalcata, il 4-2 mentre il Milan perdeva a Verona e a fine partita negli spogliatori ho vissuto con i calciatori del Napoli la festa. Credo che siano momenti che se li vivessimo oggi chissà quanti like faremmo sui social, potendo raccontare e far vedere quello che è successo, perciò sono felice di aver vissuto il meglio del calcio Napoli.
Due battute sull’attualità, sul Napoli di quest’anno che è primo in classifica, dove può arrivare la scuola di Conte a fine anno?
“Secondo me la squadra di Conte continuerà a fare quello che sta facendo adesso, non so le altre se riusciranno a risalire la china. Il Napoli è organizzato in modo tale che non può avere battute d’arresto, perché il lavoro di Antonio Conte si vede in quelle partite come contro il Milan.
A parte l’organizzazione tattica, perché in questo mister Conte è un maestro, io ho visto un agonismo e una condizione atletica che non vedevamo mai nel Napoli dell’anno scorso, quindi ho molta fiducia affinché si possa davvero vincere il quarto scudetto quest’anno”.
A cura di Emanuele Arinelli
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