La rivoluzione “calma” in soli settanta giorni. Conte ha riportato il Napoli al vertice
La rivoluzione calma in soli 70 giorni.
Antonio Conte ha risistemato il Napoli in poco più di due mesi e alla vigilia della trasferta al Meazza per affrontare il Milan, il secondo test di un alto livello dopo quello superato in casa della Juve (0-0 e qualche rimpianto), è primo in classifica.
Chi lo avrebbe mai immaginato il 18 agosto, dopo quei tre gol presi a Verona? Un crollo che lasciava temere un’altra stagione da incubo. Ma si doveva completare l’organico – e De Laurentiis, seguendo le indicazioni del tecnico, lo ha fatto molto bene – e assemblare la squadra. Una serie di passaggi, anche dal punto di vista tattico, fatta in poco tempo e con ottimi risultati. Certo, c’è da discutere sui primi tempi del Napoli, sugli eccessivi spazi concessi ad avversari che non sono di primissima fascia, come Como, Empoli e Lecce. Ma il vantaggio sulle inseguitrici è un ottimo segnale per la squadra. I punti in più sul Milan sono 8. E Conte, sabato pomeriggio, ha ricordato che il Napoli partiva dal -22 rispetto ai rossoneri alla fine dello scorso campionato. Conte ha fatto una rivoluzione calma perché non ha stravolto nulla né fatto esclusioni eccellenti. Le sostituzioni di Lukaku e Kvara, ad esempio, rientrano nella logica del turnover e dell’opportunità che è stata concessa agli allenatori post-lockdown di effettuare 5 cambi a partita. E’ un assoluto punto di riferimento per i giocatori, che – così come accadeva con Spalletti – hanno un continuo confronto con la panchina durante la partita. E non è vero che negli spogliatoi, tra un deludente primo tempo e una rabbiosa ripresa, ci sono toni alti da parte dell’allenatore. «Non ha bisogno di alzare la voce», ha detto Anguissa. Così fanno gli uomini veramente forti.
Fonte: Il Mattino