Casini parla di Serie A, Supercoppa e Mondiale per club: “Bologna-Milan? A 18 squadre non sarebbe cambiato niente”
Le parole del presidente della Lega Serie A
Nel corso del suo intervento a Radio Anch’io Sport il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha affrontato diversi temi, tra cui la Supercoppa italiana, la congestione dei calendari e il futuro del Serie A: “Nel caso specifico di Bologna-Milan col campionato a 18 non sarebbe cambiato nulla. Negli ultimi 20 anni noi siamo rimasti sempre a 20 squadre, il problema è che sono aumentate le finestre per le nazionali con competizioni come la Nations League. Sono aumentate anche le gare europee con i nuovi format e ora il calendario si è ingolfato. Supercoppa? Il format a quattro squadre non è scolpito nella pietra, viene deciso di anno in anno dall’assemblea. Dire che due partite in più abbiamo ingolfato il calendario mi sembra eccessivo. Un pro del formato a quattro, oltre a quello economico, è anche l’occasione di farsi conoscere al di fuori dai confini nazionali. Il fatto che si giochi in Arabia non è questione solo economica però, c’è una forte esigenza di promozione del calcio italiano all’estero. Il disappunto dei tifosi si può assolutamente capire. Per quest’anno stiamo lavorando con l’organizzazione per assicurare e facilitare i viaggi e la presenza dei tifosi. Per il resto da una parte bisogna contemperare interessi, dall’altra guardare cosa succede negli altri sport. Nella NBA ormai sono state accettate le partite in Europa. Serie A all’estero? Difficilmente potrà accadere, il tema dei tifosi diventerebbe ancora più importante. La Superlega aveva una logica completamente diversa, assicurando la continuità di presenza per alcuni club. Anzi la SuperChampions è stata criticata per l’opposto, cioè aver creato partite troppo squilibrate. Concordo con Marchetti della Uefa, dobbiamo aspettare qualche altra giornata. Ora si fa fatica a leggere la classifica, ma è evidente che le ultime partite saranno fondamentali e sarà una Champions a suspense crescente. Quando c’erano i gironi c’era il rischio di partite senza interesse. Mondiale per club? Credo che i tifosi delle squadre coinvolte siano contenti. Mi sento di dire che nell’era dell’ingolfamento del calendario, pesano più le nazionali rispetto al Mondiale per club: per l’aumento delle finestre, ma anche perché il Mondiale riguarda direttamente le squadre che sono i principali datori di lavoro dei giocatori. Quando si riposeranno i giocatori? Valuterei la proposta di Carlo Ancelotti, ovvero dare una sorta di turnover con ferie durante il campionato ad alcuni giocatori. Non so quanto fosse provocatoria, ma è da prendere in considerazione con i calciatori stessi“.
Fonte: TUTTOmercatoWEB.com