Approfondimento – Una vittoria di cuore che vale oltre i tre punti

0

Allo Stadio Diego Armando Maradona, il Napoli conquista una vittoria cruciale contro il Lecce con un gol decisivo di Giovanni Di Lorenzo al minuto 73, portandosi momentaneamente a +5 sull’Inter e aumentando la pressione sulla Juventus, impegnata domani nella supersfida contro i nerazzurri. Non è una vittoria spettacolare, ma è di quelle che contano, che fanno classifica e infiammano il cuore dei tifosi azzurri. Il Napoli non ha ancora trovato la brillantezza che molti aspettano, ma si dimostra cinico e solido, portando a casa un altro 1-0, come contro l’Empoli. Risultati stretti, sì, ma tremendamente pesanti.

 

Factory della Comunicazione

Il Maradona risuona di cori e battiti, salutando l’ennesima vittoria, la quarta consecutiva, che fa sognare un’altra volta. Con determinazione e pazienza, gli uomini di Conte si liberano di un ottimo Lecce, che per tutta la partita non ha mai abbassato la guardia, opponendo resistenza e ripartendo con coraggio. Il vento a Napoli sembra essere cambiato; il sogno è ancora lì, sospeso come un canto d’amore che la curva azzurra intona a squarciagola:  “Sarò con te, ma tu non devi mollare. Abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione”

 

L’avvio di gara è ostico. Il Lecce, ordinato e compatto, piazza un muro davanti al portiere Falcone, intasando le vie centrali e costringendo il Napoli ad allargare il gioco sulle fasce. Nonostante il possesso, il Napoli fatica a sfondare, con Neres e Ngonge che non trovano spazi utili nell’uno contro uno. L’occasione più ghiotta arriva al 26’: Di Lorenzo, scattante sulla destra, serve Ngonge che esplode un destro potente respinto con prontezza da Falcone. La palla, deviata, finisce sui piedi di Olivera, che tenta una diagonale sbagliata trasformandola in un assist per Di Lorenzo, bravo a infilare la rete. Esplosione di gioia al Maradona, ma il VAR interviene: posizione di fuorigioco del capitano, e si resta sullo 0-0. Un colpo psicologico, ma il Napoli non si lascia demoralizzare.

 

Pochi minuti dopo, tocca a Meret salvare il Napoli, con un grande intervento su un colpo di testa insidioso di Baschirotto, poi spazzato da Buongiorno. Prima dell’intervallo, Lukaku sciupa una buona occasione, e ancora Ngonge chiama Falcone a un altro miracolo con un volo che mette la palla in angolo.

 

La partita resta bloccata, anche grazie al Lecce che continua a difendere e a ripartire con coraggio. Il Napoli, però, alza il ritmo: Conte gioca le carte di Politano e Kvaratskhelia. Al 28’ della ripresa, arriva finalmente il gol. Da un calcio d’angolo di Politano, McTominay schiaccia di testa trovando un Falcone ancora attento, ma sulla ribattuta il capitano Di Lorenzo non sbaglia e, dopo due tentativi, sfonda il muro giallorosso. Stavolta è tutto regolare. Il Napoli è avanti.

 

Con il vantaggio, gli azzurri trovano qualche spazio in più, e Lukaku serve bene Raspadori, che non riesce però a inquadrare lo specchio. Ma il Lecce non molla: Krstovic, al 34’, ci prova con un tiro da lontano che fa tremare Meret, e Dorgu al 40’ calcia fuori di poco da fuori area. Meret, ancora una volta, si fa trovare pronto in uscita alta, allontanando il pericolo. Quando l’arbitro Tremolada fischia la fine, il Maradona esplode.

 

Questa vittoria è la quarta consecutiva per il Napoli, come non accadeva dai tempi della fuga scudetto sotto la guida di Spalletti. Ora l’obiettivo è puntare alla partita di martedì contro il Milan a San siro, da capolista. Il Napoli non è ancora quello scintillante che molti si aspettano, ma oggi ha dimostrato che, con cuore e tenacia, i sogni si costruiscono anche su vittorie sofferte. E come un coro d’amore che riecheggia tra le mura del Maradona, il popolo azzurro continua a sognare, insieme alla sua squadra, perché è proprio il caso di dire: “Un giorno all’improvviso, m’innamorai di te…”.

 

A cura di Jo D’Ambrosio

 

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.