Napoli: Il dilemma del “bel gioco”
Meglio essere belli o brutti e vincenti?
Si può disdegnare una vittoria? Si, a quanto pare, si può se sei abituato al bel gioco di Sarri e Spalletti.
Questo è il dibattito che si è creato nell’ultimo reel pubblicato sulla nostra pagina Instagram. Un video che riprende una parte di conferenza stampa post-partita di Empoli dove Conte risponde in maniera anche un po’ stizzita ad una domanda sulla posizione di Politano in campo.
Il video è stato volutamente pubblicato appena dopo la fine del match per creare un dibattito tra i tifosi che da qualche giorno sono divisi in chi vorrebbe vedere il bel gioco e chi preferisce l’efficienza allo spettacolo.
La realtà secondo me è che a Napoli non abbiamo mai avuto una squadra che giocasse male ma che allo stesso tempo si rivelasse vincente. Siamo sempre stati dalla parte opposta.
Con Sarri ad esempio, facevamo il miglior calcio d’Italia, ottenendo record e complimenti da chiunque ma con un triste zero alla voce trofei, vinti sempre da chi otteneva quelle vittorie ‘sporche’ proprio come quella di Empoli.
In quegli anni a trionfare era la prima Juventus di Allegri, famosa per la sua solidità difensiva e per il suo opportunismo che portava i Bianconeri a vincere spesso 1-0, magari anche non meritando affatto la vittoria. Proprio come Empoli.
A Napoli chi fa questo tipo di calcio è sempre stato visto come il nemico ed è comprensibile che vedere quella che una volta era una macchina perfetta che entrava in porta col pallone dopo aver completato 30 passaggi di fila subire così tanto al Castellani di Empoli può sembrare strano.
Poi però non bisogna soffermarsi alla prestazione, perchè quella partita ci dice tanto. Ci dice che il Napoli è l’unica squadra ad aver segnato all’Empoli al Castellani, che il Napoli sa soffrire, sa essere opportunista e che sa vincere queste partite.
Chi allo stadio c’era ed ha assistito alla sfida è Luciano Spalletti, lo stesso che ha riportato a Napoli lo Scudetto dopo 33 anni dall’ultima volta.
Quel trionfo è arrivato attraverso il bel gioco, il dominio delle partite e il controllo del pallone per quasi tutti i 90 minuti.
Quella stagione però sarà difficile da ripetere.
Il mio parere è che qui a Napoli siamo stati abituati troppo bene e diamo per scontato che la squadra azzurra debba per forza essere un sinonimo di bellezza e bel gioco.
Tre punti sono tre punti, sia se giochi bene che se giochi male.
C’è da essere orgogliosi secondo me di questa squadra, che (è bene ricordare) appena qualche mese fa viaggiava nella mediocrità del decimo posto.
Antonio Conte ha plasmato questa squadra, trasformandola a sua immagine e somiglianza. Facendola diventare di nuovo una squadra da temere e va bene così.
Il Napoli vince e convince quasi tutti, ma fin quando arrivano i tre punti il nostro mister Conte avrà sempre ragione.
Guido Russo