Le pagelle del CorrSport: Politano 7 polmoni, Olivera dà energia ma in tre non sufficienti. Il meglio in difesa
Conte 7 – Prima l’ha cambiata modificando costruzione e pressione, e poi l’ha vinta. Giocando con tattica e cambi: Simeone e Olivera portano solidità e brio. E in un amen il Cholito entra nel cerchio magico del rigore da 3 punti. Il Napoli è sempre più suo.
Caprile 6,5 – L’ex di memoria più fresca, sfodera 4 parate nel momento peggiore e poi si lascia cullare dal vento.
Di Lorenzo 6 – Dal suo lato martella Pezzella e affondano Esposito e Anjorin: gli straordinari. Tiene vivo il pallone nell’azione del rigore con un portentoso tackle in corsa.
Rrahmani 6 – Un po’ incerto nel 1° tempo, ma regge l’urto lavorando bene con la linea. Conquista certezze con i minuti.
Buongiorno 7 – Il leader della difesa. Vince duelli per terra (9/13) e per aria, guadagna possessi, si occupa di Colombo, raddoppia Gyasi e Fazzini. Sicuro e dominante. Preciso in costruzione.
Spinazzola 5 – Fa testa a testa con Gyasi in fase difensiva e con Goglichidze in fase offensiva: e non ne esce mai granché bene.
Olivera (14’ st) 6,5 – Ottimo impatto: energia e l’intensità giusta in pressione e nei contrasti. Una delle chiavi della trasformazione.
Anguissa 6,5 – Anche in piena sofferenza riesce a interpretare meglio degli altri la resistenza e la reazione. Con verve, da totem.
Gilmour 5,5 – L’esordio dal 1’ in regia in campionato, al posto di Lobotka, è un film in due tempi: il 1° nell’ombra di Fazzini e Grassi; il 2° di buona gestione, riconquiste e duelli più convinti.
Politano 6,5 – Interpretazione a tutta fascia, fulmineo quando strappa il rigore ad Anjorin. Nel 1° tempo paga le difficoltà della catena, ma non perde lucidità. E corre fino all’ultimo: prezioso è dire poco.
Mazzocchi (41’ st) sv
Lukaku 5 – Giornataccia. La peggiore da quando è al Napoli: Ismajli lo strozza, Viti lo accompagna. In 59’ tocca 14 palloni e azzarda un mezzo tiro in area su azione d’angolo. E arrivederci.
Simeone (14’ st) 6,5 – Gran bell’impatto: immediato attacco dello spazio e un tiro (respinto) che porterà al rigore. Il resto è intensità e voglia di spiegare di essere all’altezza di questa storia.
McTominay 6 – Grassi e Anjorin lo affogano, Goglichidze lo aspetta. Sbuca dal buio quando Conte ridisegna la fase di possesso e si abbassa. Guadagna 8 possessi, lotta, corre (sempre).
Kvaratskhelia 6,5 – Sbuca dall’oblio al 17’ della ripresa, dopo un’ora senza un solo spunto: non c’è Rom e batte un rigore che alla lunga potrebbe risultare decisivo. Incide anche quando non brilla.
Neres (31’ st) 6 – Una freccia in ripartenza. E una serpentina deliziosa.
Fonte: CdS