Serie C – Il derby campano va alla Turris, al Liguori finisce 2-0
Allo stadio Amerigo Liguori va in scena il derby campano tra Turris e Giugliano. I padroni di casa, guidati dall’ex difensore del Napoli Mirko Conte, dopo sette partite senza vittoria, sono reduci dal successo nel derby in casa della Cavese. Dall’altra parte, il Giugliano di Bertotto cerca la terza vittoria consecutiva. Sono presenti 867 spettatori, di cui 20 tifosi ospiti.
La Turris inizia subito con il botto: al terzo minuto un passaggio filtrante di Morrone trova Pugliese, che sfugge alla marcatura di tre difensori del Giugliano e davanti a Russo, non sbaglia, portando il punteggio sull’1-0. È il primo gol in campionato per il classe 2004.
Dopo il gol subito, il Giugliano inizia a giocare e costringe la Turris a difendersi basso, passando al 5-3-2. Al 12’, si avvicina al pareggio con un tiro di Padula, che termina di poco fuori.
Al 24’, Giannone batte una punizione ma il tiro è troppo debole per impensierire Russo. La Turris continua a premere, costringendo gli uomini di Bertotto a lanci lunghi dalla difesa alla ricerca della punta Padula. Giugliano che dopo esser sembrato in grado di poter reagire subito al goal subito ora sta subendo la pressione degli uomini di Conte.
Al 38’ la squadra ospite si fa viva con Masala che tenta la conclusione, la difesa respinge e Valdesi calcia sulla ribattuta fuori.
Dopo tre minuti di recupero termina il primo tempo con il risultato di 1-0 a favore dei padroni di casa, con il Giugliano che sta soffrendo in particolare sulla linea di centrocampo dove i tre giocatori schierati da Bertotto hanno difficoltà a trovare il tempo di gioco giusto per imbucare gli attaccanti o le corsie laterali del campo.
In tribuna, presente come al solito, il presidente onorario del giugliano Alfonso Mazzamauro.
Nel secondo tempo Bertotto cambia subito, escono Masala e Maselli, al loro posto entrano Ciuferri e Celeghin.
Con l’ingresso di questi due giocatori il Giugliano cambia faccia rispetto al brutto primo tempo, con un Ciuferri ispirato che con un tiro da fuori cerca di creare fastidio a Marcone.
Al 48’ minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il Giugliano va vicinissimo al pareggio su un tiro di Celeghin ma un Marcone in versione super si fa pronto a respingere il tiro.
Al 58’ imbucata per Ciuferri ma Parodi lo stende Ramondino fischia calcio di rigore. Dagli 11 metri si presenta capitan De Rosa ma si fa ipnotizzare da Marcone.
Episodio divertente e inaspettato al 60’, lo stadio rimane al buio per via di un blackout.
Successivamente, la Turris decide di muovere il pallone con un calcio piazzato con protagonisti ancora una volta Morrone e Pugliesi che segna, il goal però viene annullato per una posizione di fuorigioco.
Entra dalla panchina Vincenzo Onofrietti, italiano ma nato in Germania, sette anni al Borussia Dortmund, prende palla, scappa via a Caldore, trova lo spazio giusto e con un tiro chirurgico firma il 2-0 per la Turris.
Dopo il raddoppio della squadra di casa c’è tanto nervosismo in campo e a pagarne le spese è Celeghin che commette un fallo di reazione e viene espulso.
Dopo otto minuti di recupero Ramondino fischia la fine della partita, la Turris si impone per 2-0 sul Giugliano trovando così la seconda vittoria consecutiva.
Nel post gara, l’allenatore della Turris Mirko Conte ha risposto così alla domanda posta dal nostro inviato Emanuele Arinelli:
Salve mister, questa vittoria allontana la Turris dalla zona playout e la slancia nella zona alta della classifica. Qual è stato secondo lei la mossa tattica che le ha fatto vincere la partita?
“Non credo ci sia stata una mossa tattica vincente. La squadra è stata sempre compatta, ha lavorato per cercare di avere un’identità all’interno della partita e di questo sono estremamente soddisfatto. Credo che le vittorie siano sempre frutto di molti fattori, non solo del bel gioco”.
Dopo l’allenatore di casa, il nostro inviato Emanuele Arinelli ha posto due domande anche a Valerio Bertotto, allenatore del Giugliano. Ecco la sua risposta:
Salve mister, nel primo tempo mi è sembrato un Giugliano confusionario, perché anziché passare per le zone centrali del campo si cercava di produrre gioco lanciando palla dalla difesa alla ricerca della sponda degli attaccanti. Questa situazione, che si è creata nel primo tempo, può essere dovuta ai vari cambi di formazione rispetto alla partita di domenica scorsa contro la Juventus?
“No, il problema nella velocità di esecuzione è stato quello che ha pregiudicato un po’ tutto il nostro movimento.
Mister, mi può fare un pensiero sulla prestazione dei due attaccanti, Padula prima e De Paoli dopo?
“Hanno sicuramente fatto il loro dovere, poi le condizioni generali evidentemente non erano ottimali per nessuno”.
A cura di Emanuele Arinelli
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